

Claudia Carpino
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Il nuovo quadro strategico delle Nazioni Unite: l’Agenda 2030 per lo
sviluppo sostenibile
Il punto di partenza per la definizione della strategia e per le future
politiche è stato dato dalla relazione “Trasformare il nostro mondo.
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”: è questo il titolo del
documento che è stato adottato dai Capi di Stato in occasione del Summit
sullo Sviluppo Sostenibile
dello 25-27 settembre 2016. L’Agenda
determina gli impegni sullo sviluppo sostenibile che dovranno essere
realizzati entro il 2030, individuando 17 obiettivi globali (SDGs -
Sustainable Development Goals) e 169 target.
Il documento è il risultato di un processo preparatorio complesso,
durato quasi tre anni, che ha preso avvio in occasione della Conferenza
mondiale sullo sviluppo sostenibile “Rio+20”
e si è inserito sul solco del
dibattito su quale seguito dare agli Obiettivi del Millennio (Millennium
Development Goals - MDGs), il cui termine era stato fissato al 2015.
Peraltro, va precisato che gli SDGs hanno carattere universale: questo
significa che si rivolgono tanto ai Paesi in Via di Sviluppo quanto ai Paesi
avanzati - e sono fondati sull’integrazione tra le tre dimensioni dello
sviluppo sostenibile (ambientale, sociale ed economica), quale
presupposto per sradicare la povertà in tutte le sue forme.
L’Agenda si compone di quattro parti (1.Dichiarazione - 2.Obiettivi e
target - 3.Strumenti attuativi - 4. Monitoraggio dell’attuazione e revisione)
e tocca diversi ambiti, tra loro interconnessi, fondamentali per assicurare
il benessere dell’umanità e del pianeta: dalla lotta alla fame
all’eliminazione delle disuguaglianze, dalla tutela delle risorse naturali allo
sviluppo urbano, dall’agricoltura ai modelli di consumo.
Nell’ambito degli strumenti attuativi l’Agenda incorpora i risultati della
Conferenza di Addis Abeba sul finanziamento allo sviluppo del luglio
2015, prevedendo una responsabilità condivisa e una partnership globale
che vede una pluralità di attori, di strumenti e di fonti.
Sempre nel documento, si conferma il ruolo centrale attribuito al Foro
politico di Alto Livello - High Level Political Forum
,
quale consesso
globale per monitorare, valutare e orientare l’attuazione degli SDGs.
Dopo il Summit dello scorso settembre continua il lavoro sugli
indicatori che serviranno a monitorare lo stato d’avanzamento degli SDGs.
Il rapporto del gruppo di esperti sarà approvato dalla Commissione
Statistica dell'ONU e, successivamente, sottoposto agli organi competenti:
ECOSOC e Assemblea Generale.