

Claudia Carpino
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La strategia per uno sviluppo sostenibile
di Claudia Carpin
o 1L'esigenza di conciliare crescita economica ed equa distribuzione delle
risorse in un nuovo modello di sviluppo ha iniziato a farsi strada a partire
dagli Anni ’70, in seguito all'avvenuta presa di coscienza del fatto che il
concetto di sviluppo classico, legato esclusivamente alla crescita
economica, avrebbe causato entro breve il collasso dei sistemi naturali. Da
qui, una visione rinnovata, in cui ha trovato piena soddisfazione il concetto
di sostenibilità, che coniuga le tre dimensioni ambientale, economica e
sociale.
La definizione più diffusa di sviluppo sostenibile è quella fornita nel
1987 dalla Commissione Indipendente sull'Ambiente e lo Sviluppo (World
Commission on Environment and Development), secondo la quale:
“L’umanità ha la possibilità di rendere sostenibile lo sviluppo, cioè di far
sì che esso soddisfi i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere
la capacità delle generazioni future di rispondere ai loro”.
Definire, dunque, un programma strategico per il Paese, un percorso
strutturale di riforme in grado di affrontare le questioni ambientali,
economiche e sociali ancora irrisolte, è divenuta una esigenza cruciale per
porre le basi di un futuro sostenibile per l’Italia.
La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile 2017-2030 è una
risposta a tale esigenza e rappresenta un bivio nell'affrontare i temi
ambientali: completarla, assieme alla Strategia energetica nazionale e a
quella di adattamento ai cambiamenti climatici, significa comporre il piano
industriale del Paese da qui al 2030.
"L'ambiente non è solo il custode della biodiversità: oggi va interpretato
come grande strumento di sviluppo, pace e dialogo tra i popoli. Pensiamo
ai 17 obiettivi dell'Onu, che hanno a che fare con l'ambiente e insieme con
temi sociali, povertà, diseguaglianze, pace del mondo. Nell'economia del
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Unità assistenza Tecnica Sogesid – Min. dell’Ambiente della Tutela del territorio e del mare.