F. Naviglio, M. Frassine
27
propria funzione di consulente del datore di lavoro senza farlo in modo
solo tecnicistico e formale?
Il 46% delle HR ritengono, forse non a caso, che l’RSPP abbia un
metodo di lavoro che non le coinvolge (1 su 5 lo ritiene molto o
moltissimo).
Tale approccio è confermato anche dagli stessi RSPP, che dichiarano a
loro volta nella metà dei casi di adottare un metodo di lavoro formale e
non coinvolgente le HR.
Si ritiene, inoltre, che sia fattibile sia la collaborazione quotidiana, che
quella inerente progetti complessi.
Nella quotidianità la collaborazione tra HR e SSL è difficile
Quanto d’accordo?
Poco
%
abbastanza
%
molto
%
moltissimo
%
HR
55,3
29,3
12,2
3,3
SSL
28
42,7
23,1
6,3
È fattibile collaborare tra HR e SSL in progetti complessi
Quanto d’accordo?
poco
%
abbastanza
%
molto
%
moltissimo
%
HR
13
32,5
40,7
13,7
SSL
8,4
37,8
40,9
12,9
Quale futuro di collaborazione, quindi?
Il vero problema della collaborazione tra HR e SSL è racchiuso in
un’unica affermazione: ben 1 Responsabile HR su 4 ritiene che la
sicurezza sul lavoro rientri
poco
tra i suoi processi lavorativi quotidiani e
1 su 3 che vi rientri solo
abbastanza
.
Ciò, concretamente, significa che se le Risorse Umane non ritengono
che la sicurezza rientri tra i processi lavorativi quotidiani della Direzione
stessa difficilmente potrà svilupparsi una cultura del dialogo con chi la
sicurezza la gestisce e la realizza.
In particolare, a parere di chi scrive, è fondamentale sviluppare ricerca
condivisa sul tema, al fine di rendere concreto un approccio sistemico che
consideri la sicurezza un pilastro della gestione organizzativa aziendale,
non solo sulla carta, ma fattivamente
21 ,attraverso lo sviluppo della
collaborazione e di strategie condivise.
21
Per approfondire questa tematica si rinvia all’articolo di Giuseppe Spada, pubblicato in questo
Quaderno.