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DiMEILA INAIL

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correlato in Italia, attraverso un piano di monitoraggio nazionale sullo stato

di attuazione della normativa in materia, lo sviluppo di soluzioni pratiche,

interventi formativi, la realizzazione di azioni mirate e modelli di

intervento su misura per la realtà produttiva del Paese.

L’inserimento nel programma CCM 2013 di una linea progettuale

dedicata interamente allo stress lavoro-correlato costituisce un’occasione

rilevante per lo sviluppo di soluzioni inerenti alla tematica. Fondato su

un’intensa collaborazione fra istituzioni radicate nel territorio, il Progetto

vuole fornire un approccio sistematico e integrato alla tematica, finalizzato

ad offrire un contributo concreto allo sviluppo di modelli di gestione e

strategie di intervento utili a contrastare il fenomeno. Il progetto si basa su

quattro obiettivi specifici, frutto delle principali priorità identificate per

l’ottimizzazione della gestione del rischio stress lavoro-correlato in Italia,

vale a dire: verifica, monitoraggio, formazione/informazione e strumenti.

Nello specifico, il gruppo di ricerca del DiMEILA ha come obiettivo

quello di monitorare le aziende che hanno utilizzato, attraverso la specifica

piattaforma online, la metodologia INAIL e di sperimentare azioni di

verifica del percorso metodologico e dell’attualità ed esaustività dei tool

di supporto (ad esempio documento per l’individuazione dei gruppi

omogenei, indicazioni per la conduzione e gestione dei focus group). La

verifica dell’efficacia della metodologia proposta e del suo impatto, sarà

possibile dato il considerevole utilizzo da parte delle aziende italiane (circa

7000 aziende registrate, 6653 checklist inserite e 74658 questionari

caricati al giugno 2015), ben distribuite sul territorio nazionale e

rappresentative delle diverse dimensioni aziendali (piccole, medie e grandi

imprese). Inoltre l’analisi delle criticità e dei bisogni delle aziende,

relativamente alla valutazione e gestione del rischio stress lavoro-

correlato, sarà possibile anche grazie ad un’indagine di follow-up,

attualmente in corso, che coinvolge le aziende che hanno utilizzato gli

strumenti della piattaforma per la valutazione del rischio da stress lavoro-

correlato.

Le 16 Regioni e Province Autonome coinvolte hanno, invece, il

compito di verificare, a livello territoriale, l’efficacia dell’applicazione

dell’obbligo di valutazione stress lavoro-correlato, attraverso il

coinvolgimento attivo di un ampio numero di operatori dei Servizi di

Prevenzione delle ASL. Ciò consentirà di ottenere informazioni sulle

attività di valutazione del rischio (modalità e metodi utilizzati, rispetto

delle indicazioni normative etc.) effettuate da un vasto numero di aziende,