Q2, 2016 - Editoriale
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pubbliche amministrazioni, “per quanto di competenza”. Ciò evidenzia
quanto ci sia da fare e, al contempo, quali rischi ci siano per tutti i
lavoratori e i cittadini in ordine ad una applicazione troppo spesso lacunosa
o scorretta delle regole della sicurezza alimentare negli ambienti di vita e
di lavoro.
Ad “illuminare la strada” è stato il contributo (che mi permetto di
definire 'drammaticamente brillante') del Consigliere Ceglie il quale,
traendo la sua ispirazione dall’esperienza fatta come Magistrato in contesti
territoriali non semplici ma, al contempo, mettendo tale esperienza a
disposizione del lettore con un linguaggio tutt’altro che meramente
giuridico, ha saputo in poche pagine denunciare alcune delle nefandezze
possibili con gli alimenti, proponendo un modo per superarle che parta dal
basso, dall’essere umano nel suo ruolo di cittadino. In questo modo
l’Autore ci rammenta cosa sia in gioco quando si parla di sofisticazioni
alimentari e regole volte ad evitare danni ai consumatori; richiamo alla
realtà che mi pare importante soprattutto per evitare il rischio che ogni
attività legata alla tutela della sicurezza degli alimenti venga ad essere
progettata e realizzata in un contesto autoreferenziale, con il rischio –
sempre incombente in simili casi – di non cogliere l’importanza
complessiva delle azioni a tutela della “salute” (nel senso che è proprio del
d.lgs. n. 81/2008, vale a dire quale stato di benessere e non solo come
assenza di malattia) dei lavoratori e relative agli alimenti.
Pure in tale
vision
complessivamente unitaria va segnalato come questo
Quaderno della sicurezza AiFOS contiene contributi che spaziano dalla
verifica della qualità degli alimenti alla sicurezza dei lavoratori impegnati
nelle produzioni alimentari. Ciò, peraltro, è del tutto in linea con lo spirito
con il quale viene redatto il Quaderno, che è quello di fornire punti di vista
diversi, seppur interconnessi tra loro, sull’argomento proposto, per lasciare
al lettore la libertà di farsi un’opinione personale e, se vuole, approfondire
per proprio conto l’argomento che più gli è utile professionalmente oppure
che lo appassiona: per questo il tema è stato affrontato anche da punti di
vista non solamente critici, ma capaci di dare, riteniamo, i giusti stimoli.
Ecco allora che potrete leggere della sperimentazione condotta
dall’Università dei Sapori di Perugia, di un’analisi sensoriale nel settore
alimentare (Aloisio), di cosa proponga la "dieta dei mestieri" (Buratti), fino
a dare uno sguardo alle Nuove tendenze alimentari, etnico e “street food”