Q3, 2016 – Sicurezza alimentare attraverso la FAO
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L'impegno italiano per la sicurezza alimentare attraverso la
FAO
a cura del Contributo Italiano al Fondo Fiduciario Globale della FAO
per la Sicurezza Alimentare e la Salubrità degli Alimenti
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La promozione della sicurezza alimentare e dello sviluppo agricolo
rappresentano uno dei settori prioritari di intervento della Cooperazione
Italiana, come stabilito nelle sue linee guida e indirizzi di programmazione
nel campo dello sviluppo.
Questo ambizioso obiettivo è perseguito in collaborazione con le
Agenzie delle Nazioni Unite del Polo agricolo romano e in particolare con
la FAO, tenendo particolare conto della sua rete di conoscenza e
informazioni in quanto forum neutrale di discussione e negoziazione, e
anche, sostenendo il suo ruolo guida nelle attività di miglioramento e
modernizzazione delle pratiche agricole, forestali e peschiere, con il fine
di affrontare l’insicurezza alimentare e ridurre la povertà, specialmente
nelle aree rurali dei Paesi in transizione ed in via di sviluppo.
Nel 1996, in occasione del Vertice Alimentare Mondiale, al fine di
contribuire al conseguimento del primo Obiettivo del Millennio, ovvero di
dimezzare gli affamati entro il 2015, l’Italia ha sottoscritto un
Memorandum d'intesa con la FAO, rendendo disponibili 12 milioni di
dollari per sostenere la fase pilota del Programma Speciale sulla Sicurezza
Alimentare (SPFS) nei paesi a basso reddito con deficit alimentare (
Low-
income Food-deficit Countries LIFDCs
): Angola, Repubblica
Democratica Popolare di Corea, Eritrea, Etiopia, Gambia, Guatemala,
Guinea, Guinea Bissau, Mozambico e Senegal.
Cinque anni dopo, nel corso del Vertice Mondiale sull'Alimentazione
del giugno 2002, la FAO ha istituito un Fondo Fiduciario Globale per la
Sicurezza Alimentare e la Salubrità degli Alimenti, con un obiettivo
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Per approfondire la componente relativa ad ogni progetto finanziato dal Contributo Italiano al Fondo
Fiduciario Globale della FAO per la Sicurezza Alimentare e la Salubrità degli Alimenti, visitare la pagina
http://www.fao.org/tc/faoitaly/italiantrustfund-home/faoitaly-fsca/it/