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Giovanna Alvaro, Stefano Dellabiancia, Elisabetta Maier

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Un dato abbastanza inquietante è che solo nel 55% dei casi il Progetto

formativo abbia seguito l’analisi dei bisogni, mentre nel 33% dei casi si

siano avute modifiche rispetto all’analisi dei fabbisogni e nel 12% dei casi

questa sia stata completamente disattesa.

Rimane da capire, quindi, in questo circa 55% di progettazione, avulsa

in toto o parzialmente dall’analisi dei bisogni, quale sia stato il senso

dell’attuazione della fase precedente.

Occorre forse ribadire come l’analisi del fabbisogno e del cont

esto non

sia un esercizio di stile, o una fase procedurale da citare formalmente, ma

sia strumentale, al pari di tutte le altre fasi, all’efficacia successiva

dell’intero processo.

“L’attività progettuale è un processo intenzionale, razionale (cioè

dotato di senso specifico) e tendenzialmente orientato allo scopo; è,

inoltre, un insieme più o meno fortemente strutturato di azioni finalizzate

(e quindi una specifica forma

non necessariamente stabile nel tempo e

nello spazio

di organizzazione), il cui svolgersi

in un campo di risorse,

vincoli e opportunità

è caratterizzato e al tempo stesso condizionato

dall’intreccio continuo di strategie articolate”

17

.

La corretta progettazione della macro e microanalisi ha una importanza

notevolissima sulla qualità

sia della gestione che dei contenuti dell’azione

formativa; disconoscere tale fatto, a nostro avviso, è abbastanza indicativo

di una concreta necessità di un’ulteriore approfondimento sul ruolo del

formatore, soprattutto se anche owner del processo presso il cliente.

La revisione e condivisione del progetto con i committenti è avvenuta

nel 63% dei casi. Nel 37%, dato anche qui piuttosto discutibile, si è avviata

l’erogazione del corso in assenza di alcuna condivisione iniziale con il

committente. E anche nel 63% dei casi in cui si è provveduto a rivedere il

progetto con il referente aziendale, tale confronto non ha generato

modifiche o integrazioni degne di rilievo al progetto originale.

In conclusi

one, all’analisi effettuata su

questa sezione del questionario

ci sentiamo di suggerire una successiva fase di rilevazione, più strutturata

allo scopo, al fine di chiarire alcune forti incongruenze rilevate.

17

Lipari D. (1995)

Progettazione e valutazione nei processi formativi

. Edizioni Lavoro, p. 70.