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La Convenzione n. 192 invita gli Stati membri a formulare politiche nazionali e ad adottare misure in materia di salute e sicurezza sul lavoro che includano la prevenzione dei rischi biologici e la protezione contro tali rischi, come pure lo sviluppo di dispositivi di pianificazione e risposta alle situazioni di emergenza e agli incidenti
A seguito della 113ª Conferenza internazionale del lavoro, conclusasi il 13 giugno, è stata emanata la Convenzione n. 129 che invita gli Stati membri a formulare politiche nazionali e ad adottare misure in materia di salute e sicurezza sul lavoro che includano la prevenzione dei rischi biologici e la protezione contro tali rischi, come pure lo sviluppo di dispositivi di pianificazione e risposta alle situazioni di emergenza e agli incidenti. La Convenzione impone ai datori di lavoro di adottare misure di prevenzione e di protezione in collaborazione con le lavoratrici e i lavoratori, che devono essere a loro volta informate/i e formate/i sui pericoli e sui rischi.
La Raccomandazione che accompagna la Convenzione fornisce indicazioni dettagliate sull’attuazione di tali misure, tra cui la valutazione del rischio, i sistemi di allerta precoce, le misure di pianificazione e di risposta (ad esempio in caso di epidemie o pandemie) come pure la formazione. La Raccomandazione illustra inoltre la definizione dei pericoli e dei rischi biologici ed elenca le modalità specifiche di esposizione e trasmissione, come l’aria, il contatto diretto o i vettori biologici.
La Conferenza ha anche tenuto la sua prima discussione sulla definizione di una normativa sul lavoro dignitoso nell’economia delle piattaforme, un passo importante per migliorare i diritti e le condizioni dei lavoratori delle piattaforme digitali e dimostrare che innovazione tecnologica, protezione ed equità possono convivere. Le norme proposte coprono un’ampia gamma di questioni, tra cui i principi e i diritti fondamentali del lavoro, l’equa retribuzione, la previdenza sociale, la salute e la sicurezza sul lavoro, l’impatto dei sistemi automatizzati sulle condizioni di lavoro e sull’accesso al lavoro, la protezione dei dati personali e della privacy.
La Conferenza ha infine adottato una Risoluzione per ridurre l’informalità e sostenere la transizione verso il lavoro formale. La risoluzione chiede un’azione urgente per migliorare le condizioni di lavoro, estendere la protezione sociale e creare lavoro dignitoso, soprattutto per le persone più colpite dall’informalità.
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