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La stima globale per il 2019 è contenuta nell'ultimo rapporto dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro
Quasi tre milioni di lavoratori e lavoratrici sono morti nel 2019 per cause collegate all'attività professionale. La larga maggioranza di questi decessi - 2,6 milioni di vittime - è dovuta a malattie professionali, mentre gli infortuni sul lavoro rappresentano "solo" poco più del 10% cioè ulteriori 330.000 decessi. Oltre alla tragedia globale dei decessi collegati al lavoro, le stime dell'Organizzazione Intenazionale del Lavoro (ILO) relative all'anno 2019 fissano a 395 milioni di lavoratori il numero dei lavoratori che hanno subito infortuni sul lavoro non mortali, danneggiando la salute dei lavoratori e causando assenze dal lavoro.
I nuovi dati, contenuti nel rapporto "A call for safer and healthier working environments" (“Un appello per ambienti di lavoro più sicuri e salubri”), sono stati presentati al 23° Congresso mondiale sulla salute e sicurezza sul lavoro, una delle più grandi conferenze internazionali su questo tema, che si è svolto a Sydney dal 27 al 30 novembre.
Ulteriori approfondimenti sul sito dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro
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