/ News / Mondo AiFOS / CFA e soci
Una rubrica di approfondimento per conoscere il punto di vista di chi la formazione la fa (e la vive) ogni giorno. A cura di Marco Michelli
Rocco è il direttore generale di un CFA decisamente atipico: parliamo di Maersk H2S Safety Services Italia Srl, che offre servizi di consulenza in materia di HSE e prevenzione rischio H2S e che fa parte di un gruppo multinazionale leader nel settore dell’Oil & Gas. Si definisce “tenace, perseverante e rispettoso dei valori”: per lui l’idea del fare sicurezza è racchiusa nella frase “Quando hai a che fare con la sicurezza nessun compromesso ti è consentito” che ben si identifica con il gruppo in cui lavora.
- Siete una multinazionale ma anche un Centro di Formazione AiFOS: possiamo definirvi 'anomali'?
Effettivamente possiamo essere considerati un po' anomali. Questo perché non nasciamo come azienda che fa formazione, bensì la nostra è divenuta una sorta di ‘missione’ che deriva dal business principale. Infatti, la casa madre danese Maersk, azienda che opera in tutto il mondo in diversi settori - principalmente trasporto marittimo, energia e cantieristico navale, oltre ad essere il più grande armatore di navi mercantili nel mondo - ha creato diverse aziende satelliti, tra cui la nostra Maersk H2S Safety Services Italia Srl che offre servizi di consulenza in materia di HSE e prevenzione rischio nello specifico settore dell'Oil & Gas.
- Puoi spiegarci che cos'è H2S?
L'acido solfidrico (o idrogeno solforato) è un idracido debole, diprotico, gas incolore a temperatura ambiente, contraddistinto dal caratteristico odore di uova marce; la sua formula chimica è H₂S. Questo gas è silenzioso e invisibile, brutale e implacabile: possiede insomma tutte le caratteristiche nefaste immaginabili in quanto corrosivo, infiammabile, esplosivo e, soprattutto, estremamente velenoso anche in concentrazioni relativamente basse. Di fatto, basta aspirarlo per rischiare la morte ancora prima di poterne pronunciare il nome. Fortunatamente ad oggi il settore dell’Oil & Gas dispone degli strumenti necessari per rilevare questo gas anche in concentrazioni minime, in modo da attivare il segnale d'allarme e proteggere le persone circostanti prima che sia troppo tardi.
L'H2S minaccia costantemente tre settori fondamentali: l’Oil & Gas, l'agricoltura e la pesca. In particolare, nel mondo delle trivellazioni, l'H2S può nascondersi dappertutto, dato che la sua formazione è dovuta alla decomposizione batterica delle sostanze organiche. Si tratta di un elemento intrinseco del processo evolutivo del petrolio e del gas naturale: ecco perché è divenuto interesse specifico della casa madre prevenirne i potenziali danni.
- Torniamo alla scelta di Maersk di creare una società dedita alla sicurezza…
Circa 30 anni fu creata una società che si dedicasse solamente alla sicurezza: nel tempo ha acquisito delle competenze tali essere in grado anche di vendere il servizio ad altre aziende. Poi, nel 1998 è sbarcata in Italia, dove ha iniziato a lavorare con Eni.
In seguito nel 2007 anche in correlazione con la modifica della normativa, che è divenuta più stringente, enfatizzando la sicurezza anche dal punto di vista comportamentale, Maersk H2S Safety Services oltre ad incentrare la sua attività su H2S, si è specializzata anche in attività in campo HSE (Health, Safety and Environment).
- Per contribuire al cambiamento hai modificato il modo in cui erogate la formazione?
In tale contesto ci siamo resi conto che era giunto il momento di creare una società di formazione e consulenza focalizzata sul settore Oil & Gas in una porzione di territorio, ossia la Basilicata e in generale il Sud Italia, dove non c’era nulla di simile.
Come accennato in precedenza, la nostra impresa si occupa di due attività specifiche: il corso base sull’H2S e quello sugli spazi confinati. Di fatto, lavorando negli ambienti sospetti di inquinamento e negli spazi confinati, la sicurezza deve essere valutata scrupolosamente in ogni suo aspetto. Pertanto, è necessario prendere tutte le dovute precauzioni prima di accedere a un ambiente potenzialmente pericoloso contenente sostanze velenose e mortali, quali l'idrogeno solforato.
Da ormai 15 anni i nostri specialisti degli spazi confinati assistono un centro petrolifero italiano nelle fasi di shutdown. Gli incarichi legati agli spazi confinati negli impianti petroliferi sono estremamente delicati, pertanto è stato necessario considerare tutti gli aspetti e le procedure di sicurezza. Ad esempio, prima di ogni intervento di pulizia della cisterna, viene eseguita una valutazione dell'ambiente di lavoro, in modo da applicare la soluzione tecnica più sicura. (“Andare sui cantieri del cliente e fornire la nostra esperienza per prevenire i rischi, fornendo auto protezione. Crediamo nella formazione fatta bene” mi dice con orgoglio).
- Quali le principali difficoltà?
La struttura della scuola è fatta in loco ma con ambizioni di carattere internazionale. Dunque, principalmente affrontiamo difficoltà di natura logistica legate alla lontananza della Basilicata dalle grandi infrastrutture quali autostrade e aeroporti.
- Ritieni che sia cambiata negli anni la percezione della sicurezza?
Prima mi occupavo delle docenze e conosco bene il contesto di riferimento. Posso dire che finalmente il fatalismo si comincia a mettere da parte: in pratica, il classico ‘se deve succedere succederà’ non fa più parte del sentire comune. Non a caso le maggiori difficoltà si incontrano spesso nel confronto con chi vanta molti anni di esperienza nella mansione, e che pertanto è convinto che non accadrà nulla. Sono però le stesse statistiche a riferirci che gli incidenti, indipendentemente dalla loro gravità, capitano a squadre più anziane, che hanno forse maggiore cultura del fatalismo.
Ritengo che sia da affinare la percezione culturale: ad esempio, noi non chiamiamo le attività ‘formazione’ ma ‘training’. Una piccola variazione lessicale per far capire ai lavoratori che non si tratta solo di far conoscere rischi e normativa, ma di comprendere nella pratica come prevenire, ad esempio, i reali rischi dell’idrogeno solforato e quindi di effettuare un vero e proprio addestramento. Sono ancora molte, purtroppo, le relatà che si limitano a mostrare le slide, senza considerare che magari la persona può essere claustrofobica e avere difficoltà a mettere in atto comportamenti idonei se sotto pressione.
- Soluzioni possibili?
La parte culturale è e resta prioritaria. Il motto che usiamo in azienda è “When you are dealing with safety, no compromises can be made” [Non ci sono compromessi quando hai a che fare con la sicurezza, Ndr] e ritengo che racchiuda quello che per noi è la sicurezza, ma più in generale il nostro modo di lavorare. Questo per dire che la sicurezza va vissuta e non subita, proprio per abbattere il tasso di incidenti. Ad onor del vero, il nostro settore è esposto a ingenti rischi e le società hanno dimensioni tali per cui non si fanno pregare nell’investire in sicurezza, cosa che non avviene in altri settori dove ancora purtroppo la sicurezza viene vista come un costo.
- Mi stai dicendo che vivi in un’isola felice?
In qualche modo sì, anche perché i rischi con i quali ci misuriamo ogni giorno possono causare danni davvero molto elevati. Basta pensare che Maesk Training ha investito circa 40 milioni di dollari per un centro di formazione all’avanguardia a Houston, proprio perché nelle attività off shore il minimo danno può raggiungere cifre da miliardi di dollari.
Semmai il problema è trasmettere lo stesso messaggio di attenzione alla sicurezza, intesa come investimento preventivo, anche alle imprese contrattiste che, magari, non investono nella stessa misura e comprendono i benefici di tali politiche solamente entrando in una catena complessa.
- Come hai iniziato?
Per una fortunata serie di coincidenze. Nel 2000 frequentai uno stage che mi consentì di imparare molto bene l’inglese; questo ha fatto la mia fortuna nel settore, visto che cercavano chi potesse fare da interprete ai canadesi che gestivano la sicurezza di un giacimento...che si trovava proprio davanti a casa mia! Come si suol dire, mi sono trovato nel posto giusto al momento giusto: da lì ho vissuto la realtà del cantiere e in seguito sono diventato Operations Manager della sede italiana di Maersk.
- Sogni nel cassetto?
A livello professionale confesso di sentirmi abbastanza soddisfatto. Tuttavia, non dimentico che l’azienda ha subito alti e bassi e che solamente grazie all’onestà dei proprietari danesi è rimasta in vita. Ecco, come sogno, mi piacerebbe restituire negli anni la fiducia che mi è stata sempre accordata e dare risalto ad una Regione e ha chi ha saputo credere e investire in noi italiani senza farci pesare il futuro.
Maersk H2S Safety Services Italia S.rl. è presente sul territorio italiano da oltre 20 anni e offre servizi di consulenza in materia di HSE e prevenzione rischio H2S. Membro della AP Moller-Maersk group che, oltre alla sede centrale in Danimarca, aggiunge le basi operative in Australia, Brasile, Brunei e Norvegia, che permettono così all’Azienda di avere una presenza a livello globale.
L'azienda fornisce un ampio portfolio di prodotti e servizi, tutti legati alla ricerca, alla produzione e alla raffinazione, alle industrie marittime, offshore ed onshore, oltre che servizi speciali di sicurezza per cantieri ed attività di idrocarburi ad alto rischio.
Tutte le attrezzature di cui la Maersk H2S Safety Services Italia dispone sono di primo livello e il programma di manutenzione garantisce che i controlli e le manutenzioni vengano effettuati nel rispetto degli standard più elevati. Inoltre la società è certificata dai fornitori per effettuare controlli e manutenzioni sull’intera gamma di attrezzature fornite.
Il personale di prim’ordine costituisce il prerequisito fondamentale per operare in modo sicuro ed efficiente. Attraverso lo sviluppo di professionalità di alto profilo la Società è diventata contrattista di sicurezza preferita nel settore dell’oil&gas e uno degli elementi principali di questo successo è dato sicuramente dall’elevata professionalità dei dipendenti.
I pacchetti di attrezzature erogati vengono personalizzati in base alle esigenze del cliente. In qualità di fornitore di sistemi di rilevazione gas e di respirazione, tali attrezzature rappresentano una garanzia di sicurezza nelle installazioni industriali.Queste le principali aree di business:
Per ulteriori informazioni: www.maersksafety.it.
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì
9.00 - 12.00 | 14.30 - 17.00
Tel. 030 6595031
AiFOS - Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro
25123 Brescia, c/o CSMT Università degli Studi di Brescia - Via Branze, 45
Tel 030.6595031 - Fax 030.6595040 | C.F. 97341160154 - P. Iva 03042120984
Privacy - Cookies Policy - Gestione segnalazioni-whistleblowing
Il sito utilizza cookie tecnici, ci preme tuttavia informarti che, dietro tuo esplicito consenso espresso attraverso cliccando sul pulsante "Accetto", potranno essere installati cookie analitici o cookie collegati a plugin di terze parti che potrebbero essere attivi sul sito.