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01 febbraio 2018

CFA e soci

Parola ai soci: Antonio Zavagno

Una rubrica di approfondimento per conoscere il punto di vista di chi la formazione la fa (e la vive) ogni giorno. A cura di Marco Michelli

Parola ai soci: Antonio Zavagno

Con il progetto “Laboratorio della formazione”, presentazione del percorso della sicurezza e della struttura del laboratorio attrezzato per lo svolgimento di esercitazioni pratiche, il Centro di formazione e addestramento di Consulenza Servizi di Antonio Zavagno e Aldo Tomat ha ottenuto la menzione speciale del Premio Innovazione. Tuttavia, a caratterizzate il concetto di formazione che porta avanti con il suo studio, è l’idea che farla secondo tradizione resta il miglior modo per trasmettere sapere. Insomma, una formazione “vecchio stampo” che fa della necessità di “cogliere l’aula” la risorsa più preziosa, scegliendo perfino di rinunciare alla tecnologia ormai troppo inflazionata per valorizzare preparazione e interazione. Proprio come si usava una volta.

 

- Ci racconti che cosa è il “Laboratorio della formazione”?
Il “Laboratorio della formazione” è una struttura unica nel panorama della regione Friuli Venezia Giulia; è costituito da due sale corsi attrezzature, dotate di tutti i sistemi interattivi per la didattica e da un’area dove è stato realizzato un vero e proprio “percorso della sicurezza”, vale a dire una serie di simulazioni dei diversi contesti lavorativi legati ai Titoli in cui è strutturata la normativa e dove è possibile eseguire formazioni teorico - pratiche specifiche e percorsi di addestramento altamente specialistici.
In pratica, è stato creato un percorso illustrativo-pratico della sicurezza in relazione al D.Lgs. 81/08, dove i discenti vengono portati a conoscenza della normativa vigente in modo visivo e non solo teorico attraverso un “cammino” vero e proprio di contatto e confronto con contesti di lavoro, macchine e attrezzature e dove il tutto può essere effettivamente “provato”.
La struttura ha visto l’interesse anche dell’Università di Udine e Trieste con la partecipazione ad incontri di formazione degli studenti che seguono il corso di laurea in Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro. Dunque, grazie al nostro percorso, i lavoratori e gli studenti possono rendersi conto della vera logica della normativa.

- Come vi è venuta in mente l’idea?
I costi sociali, derivanti dallo stress lavoro e dai rischi psicosociali attraverso i sistemi sanitari e assicurativi pubblici, che gli Stati pagano sono straordinari. Una recente ricerca riportata nel report Eu-Osha ha stimato che soltanto lo stress lavoro correlato costa all’Europa circa 617 miliardi di euro all’anno. Senza considerare che lo stress lavoro-correlato e i problemi psicosociali provocano un aumento dei tassi di assenteismo e ricambio del personale, oltre che una riduzione della produttività e del rendimento. Per non parlare dei conflitti tra colleghi e con clienti e fornitori che si potrebbero evitare o limitare. Quindi un grave danno anche alle Imprese e all’economia. Su questa argomento, uno studio effettuato in Gran Bretagna stima che, per i datori di lavoro, il costo complessivo dello stress, dell’ansia e della depressione sia pari a 1.230,00 € per dipendente all’anno. Su queste considerazioni, come Cres Italia, abbiamo impostato un lavoro durato due anni grazie al quale riteniamo di aver acquisito esperienza, testando metodi diversi per la gestione dello stress e dando l’opportunità ad ognuno di sviluppare il percorso maggiormente mirato alle proprie esigenze.

- A tuo avviso una formazione dovrà essere sempre più rivolta all’ambito pratico: è questo il futuro della formazione stessa?
L’evoluzione della formazione va proprio verso questo canale di trasmissione, fermo restando la necessità di intraprendere un percorso preciso: del resto una cosa è far vedere la formazione, un’altra è il formare. Perché l’abbinare un contesto di pratica è fondamentale; d’altronde, vedere su video un dpi è diverso che tenerlo in mano.
Non a caso, ricordo che l’etimologia della parola “formare” deriva dal concetto di dare forma, forgiare, che in geologia richiama le montagne e il loro processo di sviluppo per acquisire una determinata identità. Insomma, si da origine a qualcosa.

- Eppure ti definisci un formatore vecchio stampo e non ti piace utilizzare slide…
Mi ritengo “un formatore vecchio stampo” perché, a mio avviso, è quel modo ci fare formazione che ancora oggi può fare la differenza, perché incentrato sull’interazione con i discenti che funziona da sola di più dell’eccesso di utilizzo di video o di slide a cui molto spesso si assiste. Certo, il supporto può aiutare ma non può essere dominante.

- Capisaldi quali devono essere?
Come detto, stabilire una relazione è e resta fondamentale: non si tratta di tenere impegnate le persone ma di farle interagire e partecipare. “Cogliere l’aula”, creare empatia con chi si ha davanti in una logica di protezione e condivisione è la base di ogni buon corso. Perché non dimentichiamo che il pensiero deve essere rivolto in primo luogo a mettere in risalto nei discenti la loro integrità di lavoratori.

- C’è un segreto per fare formazione ‘vecchio stampo’?
In primo luogo l’essere predisposti, senza dimenticare l’importanza di “sporcarsi le mani”: andare in fabbrica e capire con chi si ha a che fare, che deve essere accompagnato in un percorso. Poi bisogna avere una buona preparazione, che va continuamente aggiornata. E da ultimo abbinare la propria sensibilità restando umili e pensando ogni volta di essere all’inizio dell’opera.
C’è un vecchio proverbio che recita: “Chi sa fa; chi non sa fare insegna; chi non sa insegnare fa il consulente”. Lo uso spesso in aula per ricordare, scherzosamente, il valore di chi è sul campo quotidianamente.

- Questo si chiama esperienza di come si gestisce un aula…
Essere formatore significa che devi uscire stanco dai corsi, perché ogni volta bisogna far fatica per dare il massimo. A chi vuole intraprendere questo lavoro domando: la materia la conosci? Ma intendendo la sai rigirare come un calzino, sai come si pongono le imprese e i lavoratori su questo tema?
Certo, conta molto anche chi ti ha formato; ma non ci si può permettere di smettere di lavorare. Forse è un po’ in tutte queste considerazioni il valore della formazione vecchia maniera.

- Come hai cominciato?
Da perito industriale, alle fine degli Anni ’80, ho cominciato in ambito ambientale. Entrando nelle aziende ho avvertito che l’essenza della prevenzione era racchiusa nella SSL che si andava impostando. Poi il percorso si è dipanato da sé.

- Sogni nel cassetto?
Insegnare resta la mia passione. Mi piacerebbe fare solo formazione e non consulenza, oltre a progettare nuovi centri di formazione come il nostro. E magari andare in giro per il mondo a confrontarsi con gli altri modi di concepire la formazione.

 

Consulenza Servizi Snc è una società che si occupa di sicurezza, ambiente e igiene nei luoghi di lavoro i cui soci operano nel campo specifico dal 1989.

La società opera principalmente in Friuli Venezia Giulia e nel vicino Veneto orientale rivolgendosi alle diverse attività produttive del territorio.
Consulenza Servizi ha sviluppato in modo preciso già dagli obblighi del Decreto legislativo 277/91 la formazione specifica sui vari rischi nei luoghi di lavoro. Con l'uscita della 626/94 evolve nell'offrire alle aziende precisi corsi di formazione in genere rivolti in modo specifico alle singole aziende. Con l'emanazione del Decreto legislativo 81/08 sviluppa un'idea precisa di proporre alle aziende la fase di addestramento pratico su tutti i rischi presenti nelle aziende convinta che la mission principale sia proprio quella di raggiungere e coinvolgere tutti i lavoratori e realizza così una struttura dedicata alla formazione pratica nella zona industriale nord del comune di Spilimbergo.

Due sale corsi dedicate, un'area scoperta e un'area coperta di 400 mq dove attraverso un percorso didattico pratico i lavoratori vengono accompagnati negli addestramenti specifici.
Consulenza Servizi è Centro Formazione AiFOS (Associazione Italiana Formatori alla Sicurezza sul lavoro) dal 2010 e CFA Certificato Rina dal 2011.

Per info www.consulenzaservizifvg.it.

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