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Dall'On. Cesare Damiano e dall'avv. Maria Giovannone una rassegna documentale ragionata interamente dedicata al tema, ad uso dei professionisti, delle imprese, delle associazioni di categoria, dei sindacati e di tutti gli addetti ai lavori
La progressiva espansione del COVID-19, ufficialmente definita pandemia dall’OMS lo scorso 11 marzo, costituisce anzitutto una emergenza di salute pubblica che sta mettendo a dura prova la vita delle persone: non soltanto di coloro che ne sono direttamente colpite, ma anche di tutti gli operatori del sistema sanitario nazionale (e globale) che, anche ai limiti della resistenza fisica, incessantemente forniscono il loro contributo umano e professionale nella lotta al virus; spesso anche a “mani nude”, in assenza dei necessari dispositivi di protezione individuale ed in condizioni di lavoro poco sicure.
Al tempo stesso, la pandemia sta mettendo in seria difficoltà il sistema economico e produttivo del nostro Paese, nel contesto delle catene globali del valore, minandone le fondamenta e gli asset ma, d’altra parte, necessariamente stimolando risposte ordinamentali che, attraverso una rapida e - a tratti alluvionale - produzione normativa e regolamentare, incidono inevitabilmente anche sulle consuete regole di funzionamento del mercato del lavoro e della gestione dei rapporti di lavoro, sullo sfondo della evoluzione già in atto dei suoi modelli di organizzazione. Un esempio emblematico, a tal riguardo, è sicuramente rappresentato dalla mutata ratio di impiego, nel contesto emergenziale, del lavoro agile che, da strumento innovativo di welfare aziendale per l’incremento della produttività ed il migliore bilanciamento tra vita personale e vita lavorativa, è stato convertito in un incredibile strumento per il migliore bilanciamento tra salute pubblica, sicurezza sul lavoro e conservazione del posto di lavoro, a fronte della ben più drammatica prospettiva delineata dalla crisi aziendale, dal ricorso alla cassa integrazione, dalla sospensione totale delle attività ovvero dalla diffusione ancor più rapida della infezione virale, negli ambienti di lavoro in cui si continua ad operare in assenza di idonee protezioni.
In effetti, la copiosa produzione normativa e regolamentare avviatasi nel nostro Paese dallo scorso febbraio e tuttora in corso, volta a fronteggiare gli effetti sanitari, sociali, economici e lavoristici della pandemia, mira al bilanciamento di più valori costituzionali, quali: la salute, la libertà personale, la libertà di circolazione, la libertà di iniziativa economica privata, il diritto al lavoro ed alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Si tratta di una operazione molto delicata e tutt’altro che scontata, specie in un ordinamento giuridico come il nostro in cui, diversamente da altri Paesi (come la Germania, la Spagna, la Francia o gli Stati Uniti) non esiste una norma - né di rango costituzionale né di legge ordinaria - precipuamente diretta alla gestione delle emergenze sanitarie. Un bilanciamento di valori che attinge alle sensibilità sociali, morali e giuridiche più profonde ed il cui risultato pratico, rebus sic stantibus, integra un cosiddetto “testo unico dell’emergenza”, fatto di regole speciali che si succedono nel tempo in modo rapido e che tutti gli addetti ai lavori – consulenti, avvocati, medici, RSPP, RLS, CSE, CSP, esperti di organizzazione aziendale, psicologi - si trovano a dover “maneggiare”, senza tuttavia perdere di vista il contesto ed i principi generali dell’ordinamento vigente.
Alla luce di queste premesse e sperando di fare cosa gradita, con questa rassegna documentale ragionata, non intendiamo pertanto valutare nel merito le scelte di politica legislativa sin qui adottate a livello nazionale e locale, ma in una logica di servizio ed a beneficio della intera comunità degli addetti ai lavori, intendiamo più semplicemente fornire un supporto nella ricognizione e nella rapida analisi dei contenuti della documentazione che, come le tessere di un articolato puzzle, di giorno in giorno implementa questo “testo unico dell’emergenza”.
Nel fare questo, non ci siamo limitati alla già corposa documentazione normativa e regolamentare nazionale, ma abbiamo esteso la nostra mappatura alla prassi amministrativa ed agli atti delle parti sociali, senza dimenticare gli studi e le ricerche delle istituzioni aventi competenze in materia. D’altro canto, considerata la dimensione globale della pandemia e il diretto coinvolgimento delle istituzioni europee sul tema, non potevamo tralasciare gli opportuni riferimenti alla documentazione internazionale e comunitaria. Ogni documento censito, direttamente scaricabile dal testo della rassegna, è corredato da una apposita didascalia e da una breve annotazione che ne mettono in evidenza i profili contenutistici principali per una rapida ed agevole consultazione. Il tutto è preceduto da una breve guida alla lettura.
Per una precisa scelta metodologica, la rassegna documentale ragionata è concepita come un work in progress che sarà periodicamente aggiornato, a fronte dell’evolversi della delicata emergenza in corso e di quelle fasi, altrettanto complesse ma così tanto auspicate, della ripresa e della ricostruzione.
Cesare Damiano, Maria Giovannone
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