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Dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell'Inail uno studio che punta a individuare standard e procedure condivisi
La collana di volumi Inail si arricchisce di un nuovo testo dal titolo “Attività di imaging medico con esposizioni a radiazioni" dedicato al comparto medico-radiologico. Lo studio raccoglie indicazioni sulla possibile interazione fra figure professionali coinvolte nella valutazione dei rischi in campo sanitario, in caso di presenza contemporanea di agenti di rischio differenti, guardando in particolare all'interazione fra responsabile del servizio di prevenzione e protezione e specialista, vale a dire sia l'esperto qualificato per le radiazioni ionizzanti (EQ), che l'esperto responsabile in ambito di risonanza magnetica (ER).
Infatti, come scrive il Direttore del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale nella premessa, “Spesso, purtroppo, è assente una standardizzazione di approccio nella valutazione del rischio tra l’RSPP, per quanto di sua competenza, e gli esperti qualificati (nel caso di rischio da radiazioni ionizzanti) e gli esperti responsabili (nel caso di rischio da radiazioni non ionizzanti in RM)”. Ecco perché il lavoro si propone come obiettivo quello di dare le informazioni necessarie ad accrescere la consapevolezza degli operatori del settore in merito alle problematiche legate all’approccio alla valutazione del rischio utilizzato dall’RSPP e dallo specialista, al fine di tradurre tali acquisizioni nella quotidiana pratica professionale.
La guida, realizzata dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale, parte dall’entrata in vigore del D.Lgs. 159/2016, relativo all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti da campi elettromagnetici, che “ha costituito l’occasione per riesaminare con occhio critico il modus operandi degli operatori professionalmente coinvolti nella valutazione dei rischi, e ridelinearne le responsabilità” e, successivamente, esamina la gestione dei rischi nei reparti di diagnostica per immagini. All’interno delle pagine è anche inserita una procedura per una efficace interazione tra le varie figure professionali coinvolte, suddivisa in diverse fasi: identificazione e organizzazione del sistema; analisi e valutazione dei rischi; pianificazione e attivazione degli interventi; individuazione dei rischi la cui valutazione e gestione risultino condivise fra le diverse figure professionali; sensibilizzazione d'azione; monitoraggio ed audit; riesame e miglioramento.
Si spiega nella pubblicazione dell’Istituto che nella realtà di diverse strutture sanitarie dislocate sul territorio nazionale, l’interazione fra soggetti coinvolti a vario titolo nella valutazione dei rischi non è armonica quanto piuttosto confusa, in particolare nei reparti di diagnostica per immagini riferiti alla risonanza magnetica, dove vige una normativa nazionale specifica, il DM del 02/08/1991 e il DPR 542/1994, che non è riportata nel testo unico di salute e sicurezza. “Non ci sarebbe, dunque completa conoscenza di quelle che sono le varie figure identificate per legge e dei compiti ad esse assegnati. Sussiste però un regolamento di sicurezza (Rds) che detta le regole di comportamento fra vari soggetti che hanno accesso al sito RM, che diventa anche documento di riferimento per minimizzare i potenziali scenari di rischio; viene e redatto dall'esperto responsabile (ER) per la sicurezza e dal medico responsabile (MR) dell'impianto RM ed è utile alla valutazione del rischio e che è in quest'ultimo effettivamente contemplato, onde evitare che i due documenti (DVR e Rds confliggano)”. La strada migliore perseguibile è sicuramente quella del confronto, evidenziano gli autori, laddove segnalano che “Il metodo concertativo è senza dubbio quello migliore, e può contribuire ad abbassare il tasso di pericolosità dell'esposizione ai rischi legati all'attività lavorativa. Si riferisce quindi ad una sorta di ‘audit continuo’ e costante che permetta di monitorare le condizioni di sicurezza e suggerire soluzioni fattibili e condivise dei ‘punti critici' fra i soggetti attuatori della normativa”.
Per ulteriori informazioni e scaricare il testo: https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/catalogo-generale/pubbl-attivita-imaging-medico-esposizioni-radiazioni.html.
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