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Il Ministero della Salute: l’attuale situazione emergenziale non consente il congruo invio dei dati né una loro elaborazione critica e conseguente pubblicazione
A seguito dell'emergenza Covid-19, il Ministero della Salute aveva disposto la proroga al 31 luglio 2020 dell’invio dei dati allegato 3B relativi all’anno 2019. Tuttavia, alla luce del carico di lavoro dei medici competenti, della difficoltà della situazione legata alla gestione dell'emergenza epidemiologica, della peculiarità operativa della sorveglianza sanitaria periodica in questa fase pandemica, lo stesso Ministero ha comunicato con nota ufficiale del 14/01/2021 la sospensione dell’invio dell’allegato 3B per tutto il 2021.
Nella nota si legge: "L’invio dell’allegato 3B, quale adempimento amministrativo, riveste una notevole importanza per il monitoraggio della sorveglianza sanitaria a cui sono sottoposti i lavoratori, tanto che in seno alla scrivente Direzione generale è stato istituito uno specifico gruppo tecnico, composto da istituzioni e società scientifiche, finalizzato al miglioramento dell’utilizzo dei dati e all’ottimizzazione della richiesta e della raccolta di informazioni da parte dei medici competenti. Intento del gruppo era quello di pubblicare questi dati entro la primavera del corrente anno.
Tuttavia l’attuale situazione emergenziale non consente il congruo invio dei dati né una loro elaborazione critica e conseguente pubblicazione".
Dal 1 gennaio al 31 marzo di ogni anno i Medici Competenti devono effettuare le comunicazioni relative all’allegato 3B attinenti la sorveglianza sanitaria dell’anno precedente, soltanto in modalità informatica.
Il medico competente ha l’obbligo di trasmettere i dati aggregati sanitari e di rischio dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria (in base all’articolo 40 del decreto legislativo 81/2008 e s.m.i.), entro il primo trimestre di ogni anno successivo a quello di riferimento: questa importante comunicazione si effettua direttamente sul portale INAIL attraverso un apposito applicativo.
Il medico, grazie a questo strumento, può certificare le azienda “sane”, cioè che rispettano tutte le normative d’interesse associando anche tutte le unità produttive, creando le eventuali aziende non ancora censite in materia di Sorveglianza Sanitaria ed effettuare la trasmissione ai servizi competenti per territorio.
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