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Introdotte rilevanti novità in materia di formazione e addestramento specifici. Approfondimento di Stefano Farina
È stata pubblicata sul sito di UNI (Ente Italiano di Normazione) ed entrata in vigore il 20 novembre 2025 la norma 11719:2025 "Guida alla scelta, all'uso e alla manutenzione degli apparecchi di protezione delle vie respiratorie, in applicazione alla UNI EN 529:2006". La norma - un aggiornamento della precedente UNI 11719:2018 - costituisce uno strumento per definire e attuare un programma di protezione delle vie respiratorie, fornendo criteri di scelta, di uso, di cura e di manutenzione degli APVR (Apparecchi di Protezione delle Vie Respiratorie), e definendo, nella nuovissima edizione 2025, le modalità di formazione modalità di addestramento all’uso degli stessi apparecchi.
Come indicato nell’introduzione della norma, in Italia, alla data di pubblicazione è in vigore il D.Lgs. 81/2008. In particolare, il comma 2 bis dell'art. 79 che tratta di criteri di scelta ed uso dei dispositivi di protezione individuali (DPI), afferma che fino alla adozione di un prossimo decreto restano ferme le disposizioni di cui al decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale in data 2 maggio 2001, aggiornato con le edizioni delle norme UNI più recenti. Nell’introduzione viene citata anche la premessa del Decreto 2 maggio 2001, dove è esplicitamente scritto che le norme in esso citate "costituiscono utili riferimenti di buona tecnica per l'individuazione dei suddetti criteri".
Come scritto in precedenza, a differenza dell’edizione 2018, la norma affronta gli aspetti relativi alla formazione, all’addestramento ed all’aggiornamento delle persone che utilizzano gli APVR. Fermo restando la lettura della norma e di tutti i suoi punti, andiamo a riassumere di seguito alcuni degli aspetti peculiari relativi alla norma riguardanti la formazione degli utilizzatori di APVR, così come indicato all’interno della norma stessa. Ricordiamo che nell’edizione 2018 della UNI 11719 non venivano trattati gli aspetti legati alla formazione ed all’utilizzo degli APVR, così come meglio precisato nell’introduzione alla suddetta norma.
In particolare, la norma precisa
All’interno del punto 10.2 sono definiti i requisiti che deve possedere il Responsabile del programma di protezione delle vie respiratorie.
Il Responsabile del programma di protezione delle vie respiratorie deve conoscere almeno i seguenti argomenti:
All’interno del punto 10.3 sono definiti i requisiti che deve possedere l’Addestratore, tra i quali citiamo la formazione teorica e pratica ed il relativo aggiornamento per il quale la frequenza varia in funzione delle tipologie di APVR per i quali l’addestratore somministra l'addestramento. In ogni caso, l'intervallo di tempo non dovrebbe essere maggiore di cinque anni, fermo restando l'aggiornamento in occasione della pubblicazione di nuove norme tecniche in relazione agli specifici contesti operativi di interesse.
L’addestratore deve conoscere i seguenti argomenti:
All’interno del punto 10.4 sono definiti i requisiti che deve possedere il Portatore, ovvero la persona che indossa l’APVR.
In particolare, a ciascun portatore devono essere forniti formazione teorica e addestramento pratico, in base alle seguenti precisazioni:
La formazione dovrà essere somministrata dal responsabile del programma di protezione delle vie respiratorie o da altra persona (incluso l'addestratore) che possa dimostrare la conoscenza degli argomenti e che sia in possesso di una comprovata e documentata esperienza in tema di protezione delle vie respiratorie.
L'addestramento dovrà essere somministrato sul luogo di lavoro o anche in un ambiente addestrativo differente purché lo stesso possa simulare efficacemente il contesto di utilizzo degli APVR in caso di utilizzo normale o in emergenza.
Per ciascuna tipologia di APVR in dotazione, la formazione teorica dovrà tenere conto delle diverse attività da svolgere, dei rischi presenti e delle situazioni di emergenza da affrontare negli ambienti di lavoro.
Ogni volta che le condizioni di impiego cambiano, il responsabile del programma di protezione delle vie respiratorie dovrà valutare la necessità di integrare la formazione teorica già erogata. Le eventuali integrazioni devono essere inserite come aggiornamento all'interno del programma di protezione delle vie respiratorie.
Nell’ambito dei punti 10.4.2.2 e 10.4.2.3 della norma sono riportati i contenuti della formazione teorica suddivisi tra
Con riferimento alla formazione già somministrata prima della entrata in vigore della norma, il responsabile del programma di protezione delle vie respiratorie dovrà confrontare la durata e gli argomenti oggetto della formazione pregressa con quelli previsti dalla norma e, quindi, qualora la formazione teorica già somministrata dovesse risultare non completa, dovrà definire modalità e tempi per erogare la necessaria integrazione. Le modalità di valutazione e il confronto tra i programmi svolti devono essere riportati all'interno del programma di protezione delle vie respiratorie.
Per ciascuna tipologia di APVR in dotazione, l'addestramento pratico dovrà tenere conto delle diverse attività da svolgere, dei rischi presenti e delle situazioni di emergenza da affrontare negli ambienti di lavoro.
Viene inoltre precisato che
Aggiornamento dell'addestramento pratico
La norma precisa che, nel definire la durata e frequenza dell'aggiornamento dell'addestramento pratico, per ciascuna tipologia di APVR, non potendo prevedere
il responsabile del programma di protezione delle vie respiratorie, deve fare in modo che queste siano tali da consentire a ogni portatore di mantenere nel tempo
per un corretto utilizzo degli APVR durante le normali attività lavorative o nei casi di emergenza.
Concludiamo con due tabelle relative a


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