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Approfondimento a cura Geom. Stefano Farina, Consigliere nazionale Aifos e Coordinatore della Sicurezza nei Cantieri
Nell’ambito della fornitura del Calcestruzzo in cantiere (ma anche lo scarico di materiali ed attrezzature), quando il coordinatore per la sicurezza in fase progettuale elabora il Piano di Sicurezza e Coordinamento, deve tenere conto anche degli aspetti legati all’organizzazione del cantiere relativamente a queste attività.
In particolare esso dovrà partire con il farsi una prima domanda: i mezzi di trasporto/scarico dei materiali (non solo autobetonpompe/autobetoniere, ma anche furgoni e camion) saranno sempre in grado di accedere all’interno del perimetro di cantiere oppure no?
Se la risposta risultasse negativa il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione dovrà valutare anche le modalità e le aree di scarico poste, generalmente, sulla pubblica via (od aree adiacenti al cantiere che però non fanno parte del cantiere stesso), tenendo conto dei vari aspetti che tale attività potrò comportare anche per i soggetti esterni al cantiere (utenti della strada).
Qualora invece la risposta fosse positiva, dovrà comunque essere effettuata una corretta valutazione degli spazi necessari per eseguire la lavorazione.
Di seguito due immagini che esemplificano le due differenti situazioni di scarico all’esterno o all’interno dell’area di cantiere.
Esempio di scarico all’esterno del cantiere
Esempio di scarico all’interno del cantiere
Sia nella prima situazione che nella seconda, vediamo di seguito quali sono gli obblighi, che derivano dalla normativa vigente, in capo al coordinatore per la sicurezza
Analisi delle zone di posizionamento e identificazione dei vincoli e delle problematiche legate ad esempio:
alla presenza di condutture sotterranee che possano interferire con il piazzamento della autobetonpompa (o dell’autobetoniera);
alla presenza di gru a torre il cui braccio possa interferire con le attività di scarico calcestruzzo;
alle interferenze con la viabilità ordinaria per quanto attiene l’accesso e l’uscita dei mezzi dal cantiere od al piazzamento su strada;
altri aspetti specifici dell’area/strada/cantiere (di seguito una serie di schemi di situazioni classiche che si possono ritrovare all’interno dei cantieri e che risultano problematiche o non conformi).
Il coordinatore dovrà predisporre delle tavole esplicative con indicate le aree ove dovranno posizionarsi i mezzi di fornitura (autobetonpompa – betonpompa) con gli ingombri indicativi riguardanti la stabilizzazione degli stessi (tenendo conto dei vincoli presenti), le aree di manovra dei mezzi, i rischi e le prevenzioni da adottare.
In linea generale si ricorda che gli spazi di stabilizzazione sono correlati al tipo di mezzo, di lunghezza del braccio pompa, nonché di ulteriori fattori legati all’attrezzatura e che all’interno del PSC si andranno a dettare le indicazioni generali relative al piazzamento, mentre gli aspetti particolari e specifici dovranno essere poi inseriti nel POS dell’impresa esecutrice.
Qualora il getto avvenga su strada aperta al traffico (o luogo similare) le tavole esplicative dovranno indicare anche gli aspetti legati
Di seguito riportiamo un esempio di cantierizzazione con scarico in strada.
In dettaglio il CSP dovrà prevedere le modalità di gestione delle interferenze tra l’area di scarico cls ed il cantiere e per lo scarico in strada anche le interferenze legate al traffico veicolare e pedoni.
Oltre ai già citati vincoli, si segnala la necessità di inserire le procedure da attuare e le opere provvisionali/presìdi da adottare durante lo scarico a protezione di terzi (es. schizzi di cls, divieto di sorvolo di specifiche aree con il braccio betonpompa, ecc.).
Andranno anche indicati, se vincolanti, gli ingombri massimi o i punti di possibile posizionamento degli stabilizzatori autobetonpompa, od al contrario le zone di divieto di posizionamento (vincoli) avendo presenti i seguenti aspetti:
Ove l’area di carico/scarico è su suolo pubblico, si consiglia di evidenziare nel PSC l’obbligo per l’impresa affidataria od esecutrice di provvedere ad ottenere le necessarie autorizzazioni dall’ente proprietario o gestore della strada o del suolo.
L’obbligo di ottenere l’autorizzazione vale anche se vengono occupate aree non pubbliche (es. piazzali/parcheggi di strutture/soggetti privati, aree condominiali, ecc.).
Tenendo inoltre conto che nel PSC il Coordinatore deve prevedere le modalità organizzative della cooperazione e del coordinamento, nonché della reciproca informazione, fra i datori di lavoro e tra questi ed i lavoratori autonomi, si ritiene importante che all’interno del PSC il Coordinatore vada a richiamare gli obblighi legati agli aspetti connessi alla Lettera circolare del 10/02/2011 prot. 15/SEGR/003328 della Direzione generale tutela delle condizioni di lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali riguardante la mera fornitura di calcestruzzo in cantiere (di cui parliamo in altro articolo).
Il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione dovrà:
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì
9.00 - 12.00 | 14.30 - 17.00
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