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24 giugno 2025

Interventi e commenti

Gli obblighi del Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione

Approfondimento a cura Geom. Stefano Farina, Consigliere nazionale Aifos e Coordinatore della Sicurezza nei Cantieri

Gli obblighi del Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione

Nell’ambito della fornitura del Calcestruzzo in cantiere (ma anche lo scarico di materiali ed attrezzature), quando il coordinatore per la sicurezza in fase progettuale elabora il Piano di Sicurezza e Coordinamento, deve tenere conto anche degli aspetti legati all’organizzazione del cantiere relativamente a queste attività.

In particolare esso dovrà partire con il farsi una prima domanda: i mezzi di trasporto/scarico dei materiali (non solo autobetonpompe/autobetoniere, ma anche furgoni e camion) saranno sempre in grado di accedere all’interno del perimetro di cantiere oppure no?

Se la risposta risultasse negativa il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione dovrà valutare anche le modalità e le aree di scarico poste, generalmente, sulla pubblica via (od aree adiacenti al cantiere che però non fanno parte del cantiere stesso), tenendo conto dei vari aspetti che tale attività potrò comportare anche per i soggetti esterni al cantiere (utenti della strada).

Qualora invece la risposta fosse positiva, dovrà comunque essere effettuata una corretta valutazione degli spazi necessari per eseguire la lavorazione.

Di seguito due immagini che esemplificano le due differenti situazioni di scarico all’esterno o all’interno dell’area di cantiere.

calcestruzzo1.jpg
Esempio di scarico all’esterno del cantiere

calcestruzzo2.jpg
Esempio di scarico all’interno del cantiere

Sia nella prima situazione che nella seconda, vediamo di seguito quali sono gli obblighi, che derivano dalla normativa vigente, in capo al coordinatore per la sicurezza

Analisi delle zone di posizionamento e identificazione dei vincoli e delle problematiche legate ad esempio:

  • alla presenza di linee aeree che possano ostacolare la fase di estensione del braccio autobetonpompa (sia in fase di posizionamento che di getto), od il posizionamento dell’autobetoniera;
    calcestruzzo3.jpg
  • alla presenza di condutture sotterranee che possano interferire con il piazzamento della autobetonpompa (o dell’autobetoniera);
    calcestruzzo4.jpg

  • alla presenza di gru a torre il cui braccio possa interferire con le attività di scarico calcestruzzo;
    calcestruzzo5.jpg

  • alle interferenze con la viabilità ordinaria per quanto attiene l’accesso e l’uscita dei mezzi dal cantiere od al piazzamento su strada;

  •  

    altri aspetti specifici dell’area/strada/cantiere (di seguito una serie di schemi di situazioni classiche che si possono ritrovare all’interno dei cantieri e che risultano problematiche o non conformi).
    calcestruzzo6.jpg

     

     

Il coordinatore dovrà predisporre delle tavole esplicative con indicate le aree ove dovranno posizionarsi i mezzi di fornitura (autobetonpompa – betonpompa) con gli ingombri indicativi riguardanti la stabilizzazione degli stessi (tenendo conto dei vincoli presenti), le aree di manovra dei mezzi, i rischi e le prevenzioni da adottare.

In linea generale si ricorda che gli spazi di stabilizzazione sono correlati al tipo di mezzo, di lunghezza del braccio pompa, nonché di ulteriori fattori legati all’attrezzatura e che all’interno del PSC si andranno a dettare le indicazioni generali relative al piazzamento, mentre gli aspetti particolari e specifici dovranno essere poi inseriti nel POS dell’impresa esecutrice.

Qualora il getto avvenga su strada aperta al traffico (o luogo similare) le tavole esplicative dovranno indicare anche gli aspetti legati

  • alla segnaletica necessaria secondo i disposti del Codice della Strada tenendo conto di quanto previsto nel disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo di cui al DECRETO 10 luglio 2002 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
  • alle delimitazioni e recinzioni necessarie di cui al D.Lgs. 81/2008.

Di seguito riportiamo un esempio di cantierizzazione con scarico in strada.
calcestruzzo7.jpg

In dettaglio il CSP dovrà prevedere le modalità di gestione delle interferenze tra l’area di scarico cls ed il cantiere e per lo scarico in strada anche le interferenze legate al traffico veicolare e pedoni.

Oltre ai già citati vincoli, si segnala la necessità di inserire le procedure da attuare e le opere provvisionali/presìdi da adottare durante lo scarico a protezione di terzi (es. schizzi di cls, divieto di sorvolo di specifiche aree con il braccio betonpompa, ecc.).

Andranno anche indicati, se vincolanti, gli ingombri massimi o i punti di possibile posizionamento degli stabilizzatori autobetonpompa, od al contrario le zone di divieto di posizionamento (vincoli) avendo presenti i seguenti aspetti:

  • rientra nell’ambito della valutazione delle imprese affidatarie ed esecutrici la scelta dei suddetti mezzi,
  • in fase progettuale non è possibile conoscere le dimensioni ed ingombri dei mezzi che saranno effettivamente utilizzati durante i lavori,
  • il CSP potrà (dovrà) in tale situazione indicare nel PSC che le dimensioni ed il posizionamento dei mezzi, tenuto conto dei vincoli indicati e delle zone di scarico, nonché delle modalità di manovra dei mezzi dovranno essere oggetto di procedure complementari e di dettaglio connesse alle scelte autonome dell’impresa esecutrice, che li dovrà esplicitare nel POS.

Ove l’area di carico/scarico è su suolo pubblico, si consiglia di evidenziare nel PSC l’obbligo per l’impresa affidataria od esecutrice di provvedere ad ottenere le necessarie autorizzazioni dall’ente proprietario o gestore della strada o del suolo.

L’obbligo di ottenere l’autorizzazione vale anche se vengono occupate aree non pubbliche (es. piazzali/parcheggi di strutture/soggetti privati, aree condominiali, ecc.).

Tenendo inoltre conto che nel PSC il Coordinatore deve prevedere le modalità organizzative della cooperazione e del coordinamento, nonché della reciproca informazione, fra i datori di lavoro e tra questi ed i lavoratori autonomi, si ritiene importante che all’interno del PSC il Coordinatore vada a richiamare gli obblighi legati agli aspetti connessi alla Lettera circolare del 10/02/2011 prot. 15/SEGR/003328 della Direzione generale tutela delle condizioni di lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali riguardante la mera fornitura di calcestruzzo in cantiere (di cui parliamo in altro articolo).

Il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione dovrà:

  • Verificare che nel POS dell’impresa esecutrice
    • vi siano le modalità e le procedure relative alla posa segnaletica di cantiere
    • vengano indicati gli effettivi ingombri dell’autobetonpompa e i necessari spazi di manovra per le autobetoniere e la coerenza con quanto indicato nel PSC
    • siano valutati i rischi e le conseguenti misure di prevenzione e protezione
      • delle fasi di accesso e transito dei mezzi,
      • delle fasi di piazzamento dell’autobetonpompa e sua stabilizzazione,
      • dell’avvicinamento autobetoniera,
      • delle operazioni preliminari allo scarico del calcestruzzo,
      • delle operazioni di pompaggio,
      • delle operazioni finali (lavaggio, ripiegamento, uscita dall’area di scarico),
      • delle attività in presenza di traffico veicolare e pedonale,
      • delle aree di sosta delle autobetoniere in attesa di scaricare il cls.
  • Organizzare tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione che non può prescindere da quanto previsto nella Lettera circolare 003328/2011.

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