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Un intervento di Corrado Bernardi, Coordinatore tecnico del Coordinamento regionale dei Comitati Paritetici della Toscana, sul valore dei comitati paritetici nell'ambito sicurezza cantieri
Chi non ha avuto a che fare con l’attività di un CPT in cantiere?! Diverse però sono le impressioni e gli effetti conseguenti la visita di un tecnico CPT nel cantiere.
In molti casi i CPT risultano positivi ed efficaci nel favorire il miglioramento della situazione sul momento, che in taluni casi è anche duratura, a vantaggio alla fine anche dell’attività del Coordinatore per la sicurezza, che avendo una minore presenza sul territorio deve spesso “sgomitare” per far riconoscere la propria autorevolezza in cantiere; infatti il Coordinatore, può essere indirettamente facilitato nella realizzazione dei propri obiettivi professionali dall’attività svolta da un Tecnico CPT nel perseguire obiettivi almeno affini sullo stesso contesto di lavoro. Non posso d’altra parte nascondere che in taluni casi ho raccolto anche testimonianze negative, in cui non mi riconosco, per uno scorretto rapporto con il Coordinatore per la sicurezza, o semplicemente per indifferenza rispetto a soggetti diversi da quelli dell’Impresa.
In generale comunque è probabile che la tendenza sia positiva per il semplice motivo che il Tecnico del CPT ha un concreto vantaggio ad ottenere un miglioramento delle condizioni di sicurezza o semplicemente un positivo rapporto con i soggetti di cantiere, che consiste nel consolidamento della propria autorevolezza e della fiducia dei propri interlocutori.
D’altra parte il Tecnico del CPT si trova spesso una iniziale diffidenza conseguente il pregiudizio nei confronti delle Cassa edile, a cui i CPT sono strettamente collegati, se non altro, perché le loro principali entrate sono una piccola percentuale dei contributi che le imprese versano alle Casse edili, e risulta necessariamente strategico per il Tecnico CPT diventare progressivamente sempre più persuasivo, secondo la consolidata tecnica del Win-Win, detta con parole nostre Vinco io se Vinci anche tu.
In sostanza il tecnico CPT acquisirà progressivamente sempre più fiducia nella misura in cui si inserirà positivamente nelle attività edili di un determinato territorio. E questa fiducia nel territorio lo consoliderà all’interno dell’ente in cui lavora, che - va ricordato - è un ente privato e quindi non da le stesse garanzie di mantenere il posto di lavoro che si hanno negli enti pubblici.
Diverso è il rapporto dei CPT con i Coordinatori per la sicurezza: alcuni CPT si interfacciano esclusivamente con i soggetti dell’impresa essendo le imprese iscritte generalmente alle Casse edili, mentre altri ritengono strategico ottenere anche la fiducia dei Coordinatori per la sicurezza per il più efficace svolgimento della propria attività.
Ogni CPT ha una propria regolamentazione dell’attività di cantiere pur facendo riferimento alle indicazioni statutarie richieste dai corrispettivi referenti nazionali, ma mantenendo il proprio Consiglio di amministrazione una propria relativa autonomia nella regolamentazione dell’attività. Taluni CPT svolgono una attività di pura consulenza ai fini della sicurezza o di accreditamento dei modelli organizzativi di gestione delle imprese; altri prevedono provvedimenti diversi in relazione della gravità delle situazioni di rischio riscontrate, fino alla possibile segnalazione di un cantiere agli organi ispettivi, che potrà avvenire non prima di una seconda visita del medesimo cantiere; taluni CPT prevedono anche un coinvolgimento dei Coordinatori, almeno nelle situazioni critiche, in termini di comunicazione, trasmettendo anche a loro i report dell’attività di cantiere.
In generale comunque un CPT che opera autorevolmente da anni nei cantieri di un territorio ricercherà un positivo rapporto con i tutti soggetti coinvolti in un’opera edile e interverrà a vantaggio della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, con un indiretto beneficio spesso dell’attività dei Coordinatori.
Molti Tecnici CPT sono spesso chiamati “in soccorso” di Coordinatori per la sicurezza che si possono trovare in difficoltà nel far attuare dalle imprese le prescrizioni dei Piani di sicurezza o semplicemente nel concorrere alla realizzazione di migliori condizioni di lavoro.
Peraltro molti CPT con la collaborazione delle Scuole Edili ovvero Enti unificati offrono spesso una qualificata offerta formativa ai Coordinatori per la sicurezza avvalendosi dell’accreditamento dato loro dall’art.98 del D.Lgs. n.81/2008 smi e possono essere un riferimento nel risolvere controversie sorte in merito all’attuazione delle norme di tutela della sicurezza dei lavoratori.
Corrado Bernardi, come si definisce ancora lui Tecnico della sicurezza, già alla Direzione del CPT Lucca in cui ha lavorato dal 1993, oggi è Responsabile Area Sicurezza dell’Ente Scuola Edile – CPT Lucca e Coordinatore tecnico del Coordinamento regionale dei Comitati Paritetici della Toscana.
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