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Proposta di implementazione art. 21 del C.d.S. ideata da Stefano Farina, Consigliere nazionale AiFOS, a tutela della sicurezza degli addetti alla posa/manutenzione segnaletica stradale
Viste le esperienze passate (sia come automobilista, sia come formatore/addestratore, ma anche come coordinatore per la sicurezza di cantieri su viabilità aperta al traffico) e nelle more della modifica del codice della strada, voglio – nel mio piccolo – lanciare una proposta che vada nella direzione di una maggior tutela dei lavoratori che giornalmente sono esposti al rischio di investimento durante le attività di posa (ma anche di manutenzione) della segnaletica stradale sullo spartitraffico centrale delle strade con almeno due corsi per ogni senso di marcia.
A chi è del mestiere la situazione è nota:
ma la realtà è che ci si confronta con automobilisti e camionisti che
e le conseguenze sono altrettanto chiare, con un continuo e costante pericolo per i lavoratori addetti a posa e manutenzione e relativo rischio.
Relativamente alla sicurezza nella posa della segnaletica, attualmente la normativa in vigore è abbastanza dettagliata ed il riferimento va al D.M. 22 gennaio 2019 (che sostituisce il precedente del 2013), ma – proprio in considerazione delle modifiche che verranno apportate al Codice della Strada, qualcosa in più si potrebbe fare andando ad inserire, all’interno del TITOLO II – DELLA COSTRUZIONE E TUTELA DELLE STRADE, all’articolo 21, il comma 3bis che potrebbe recitare:
“In presenza di strade ad almeno due corsie per ogni senso di marcia e spartitraffico centrale, le attività di posa e manutenzione della segnaletica sullo spartitraffico centrale (sia in fase di cantiere che di esercizio), previa segnalazione sui PMV (Pannelli a Messaggio Variabile), possono essere effettuate mediante l’utilizzo di specifici accorgimenti di riduzione del rischio per gli operatori quali l’impiego di mezzi di servizio che rallentino e fermino temporaneamente la circolazione dei mezzi (safety car con stop & go).”
Tale modifica permetterebbe di ridurre notevolmente il pericolo per gli operatori e permetterebbe loro di agire più velocemente, senza il costante rischio di essere investiti od agganciati dai mezzi in transito.
Questa procedura viene a volte effettuata, ma non essendo codificata non sempre può essere autorizzata, ed ecco allora perché si rende necessario disciplinarla normativamente.
Qualcuno potrà obiettare che in questo modo si rallenta il traffico, ma lo scopo è proprio quello, rendendolo meno fluido si evita il rischio per gli operatori e, visto che lo stop & go sarà presegnalato e vi sarà la presenza dei mezzi con funzione di safety car sulle corsie, i conducenti dei veicoli si abitueranno a rallentare in modo reale e non solo teorico come avviene ora.
Un’altra obiezione può essere che, anziché la modifica del codice della strada, si dovrebbe andare a modificare il regolamento di attuazione (richiamato nel comma 3 del medesimo articolo). È vero, ma in assenza di disposizioni previste dal Codice, questa tipologia di intervento risulterebbe inapplicabile. Inoltre, rimandando al Regolamento, si rischia di posporre nel tempo l’attuazione ed invece il problema è reale e di urgente necessità di risoluzione.
Quella documentata da questi due brevi fotogrammi di una camera-car è purtroppo la realtà odierna, con operatori che rischiano la vita ogni giorno. Basterebbe poco per permettergli di lavorare in sicurezza.
Attualmente la posa/manutenzione di segnaletica (sia essa di cantiere o in fase di esercizio) sullo spartitraffico centrale comporta un elevato rischio di investimento degli operatori. Con il tempo si è lavorato sugli operatori (procedure, formazione, addestramento), ma l’esperienza porta ad evidenziare che il rischio per i lavoratori permane a causa della disattenzione (o ancor peggio disinteresse e noncuranza) degli autisti. Ecco allora la necessità di trovare soluzioni valide che vadano limitare “fisicamente” il transito in velocità nei pressi dei cantieri con operai presenti al centro delle careggiate (attività lavorativa necessaria e pertanto non eliminabile).
AiFOS - Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro
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