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25 maggio 2023

Interventi e commenti

La Behavior Based Safety tra entusiasti e detrattori

Le riflessioni di Riccardo Borghetto, direttore del CFA Lisa Servizi srl, consulente di direzione in ambito HSE, gestione dei comportamenti e Behavior Based Safety

La Behavior Based Safety tra entusiasti e detrattori

bbs.jpgQuando leggiamo dei post che hanno a che fare con la Behavior Based Safety si nota subito una polarizzazione dei commenti tra entusiasti e detrattori. È difficile trovare 2 schieramenti cosi contrapposti in altri ambiti della sicurezza, ad esempio nei sistemi di gestione. Cercherò, in base alla mia esperienza, di chiarire meglio cos’è la BBS e di fare sintesi.

Innanzitutto chi sono gli entusiasti. Di solito psicologi o professionisti di altre discipline che hanno avuto esperienza diretta di implementazione del protocollo B-BS in aziende. Per protocollo intendo lo standard internazionale ufficiale, non processi o protocolli proprietari o inventati da qualcuno. Persone che hanno scoperto un lato diverso e oscuro della sicurezza, costituito dalla gestione dei comportamenti di sicurezza e apprezzato un metodo che coinvolge e rende attivo praticamente tutto il personale aziendale.
Della BBS è documentata da molti anni l’efficacia nel ridurre infortuni e incidenti.
Spesso gli entusiasti si occupano solo di BBS, stress lavoro correlato e poco altro. Pensano che sia “la strategia di emergenza” per la sicurezza. Sicuramente la BBS fa parte della strategia di eccellenza ma non è l’unico elemento richiesto.
Alcuni professionisti hanno frequentato percorsi di studio particolarmente coinvolgenti ne sono entusiasti anche se non hanno mai avuto esperienza diretta di applicazione della BBS. Per così dire sono “entusiasti a prescindere”. Innamorati del concetto teorico senza conoscere i limiti e il perimetro operativo della BBS.

Detrattori ce ne sono molti. Si possono scomporre in varie categorie.

  • Quelli che non conoscono il protocollo, non l’hanno mai visto applicato nell’organizzazione e quindi pensano sia una metodologia per spiare i lavoratori e forzare il comportamento umano in modo da evitare altri adempimenti importanti, obbligatori e costosi come per esempio adeguare la sicurezza del macchinario. Si sono fatti una idea loro di cosa sia e sono detrattori “a prescindere”;
  • Quelli che hanno letto articoli presi da internet, che citano esempi di applicazioni della BBS utilizzata per punire i comportamenti dei lavoratori e non responsabilizzare il vertice aziendale. Ad alimentare questo filone vi sono state alcune applicazioni BBS di alcuni decenni fa, che effettivamente erano sbagliate e la memoria storica è ancora presente in alcuni documenti;
  • Quelli che ritengono che per una corretta gestione della sicurezza servano e siano più importanti altre cose, ad esempio lo sviluppare una safety leadership per il vertice aziendale, sistemi di gestione della sicurezza, lo stretto rispetto della cogenza normativa;
  • Vi sono anche quelli che hanno partecipato a implementazioni scopiazzate, autocostruite, che di BBS hanno solo il nome. Ve ne sono diversi di questa categoria e sono molto lontani dai pilastri della vera BBS.

Personalmente mi occupo di sicurezza da oltre 25 anni e di sicurezza comportamentale e protocollo B-BS da 15. Ho avuto la fortuna di apprendere il metodo da esperti di fama internazionale e di fare molta esperienza pratica sul campo in aziende strutturate.
Non effettuo solo ed esclusivamente BBS. Provengo dall’ingegneria e dalla sicurezza tradizionale, che è ciò che mi occupa buona parte del mio tempo: compliance, sistemi di gestione, valutazione dei rischi, procedure operative, organizzazione.
Appartengo sicuramente al gruppo degli entusiasti, avendo visto le potenzialità del protocollo. Ma non a prescindere e soprattutto ben conscio di quali sono i limiti della BBS e di quanto sia importante affrontare la sicurezza da un punto di vista globale.
Chi non conosce il comportamento e il protocollo BBS sicuramente perde una fetta importantissima e uno strumento di trasformazione culturale potentissimo.
Chi pensa sia l'unico strumento che serve ha una visione molto limitata.

Tra i vantaggi della Behavior Based Safety oltre alla riduzione di incidenti e infortuni abbiamo (elenco non esaustivo):

  • Introdurre la cultura della gestione dei comportamenti a tutti i livelli;
  • Aumentare i comportamenti discrezionali e influenzare quelli obbligatori;
  • Miglioramento della comunicazione inter personale tra colleghi e differenti livelli gerarchici;
  • Maggior coinvolgimento attivo dei lavoratori;
  • Crescita della safety leadership del managament e preposti;
  • Disporre di indicatori proattivi efficaci;
  • Identificare le barriere che ostacolano l’emergere del comportamento sicuro;
  • Aumentare il senso di responsabilità da parte dei lavoratori;
  • Demistificare le situazioni con frequenza degli infortuni molto bassa in favore di maggiore attenzione alla gravità;
  • Abituare i lavoratori a prendere decisioni basate su dati di misura e a prevenire gli incidenti;
  • Spostare l’attenzione dall’errore e dalla colpa alle cause e alla prevenzione.

Limiti e criticità di applicazione della BBS

La BBS ha alcuni limiti e problematiche. Non è facile da implementare e per tale motivo è necessario affidarsi a chi reale esperienza nel settore.

Tra questi:

  • Investimento: la BBS richiede un investimento iniziale importante in termini di tempo e risorse economiche. L’investimento ha un elevato ritorno in termini di riduzione del numero degli infortuni, ma spaventa le piccole e medie aziende. Un approccio snello consente di ridurre parzialmente l’investimento iniziale e i costi di mantenimento. 

Non tutti i siti sono pronti per ospitare la BBS. Forti carenze di #sicurezza tradizionale, di organizzazione o forti contrasti sindacali rendono non opportuna l’implementazione. Meglio rimandare ad un altro momento futuro e fare un piano di miglioramento di sicurezza tradizionale

  • La BBS non fa miracoli. Non è che in un mese ci si può aspettare che non avvengano più infortuni;
  • Il vertice aziendale non può limitarsi a garantire il finanziamento e sforzo iniziale, ma deve garantire continuità di supporto nel tempo;
  • La BBS consente il miglioramento, ma solo se ciò che emerge dalle osservazioni, diventa piano di azione attuato e in tempi rapidi;
  • Spesso i comportamenti sono la conseguenza di forti carenze organizzative. Se non risolte i comportamenti a rischio rimarranno;
  • Non si può calare in ogni sito produttivo un modello precostituito di BBS. Ogni sito ha le sue peculiarità e cultura;
  • Bisogna trovare il corretto bilanciamento tra rispetto della legge in materia di vigilanza e controllo e osservazioni BBS. Si tratta di due mondi che appartengono a logiche diverse i cui confini devono essere chiariti;
  • È necessario progettare il processo BBS in modo che sia sostenibile e che possa funzionare per un lungo arco di tempo;
  • Innamorarsi acriticamente del processo, applicarlo senza modifiche nel tempo e pensare che possa risolvere tutti i problemi può portare a risultati minori delle attese;
  • Essere consapevoli che la BBS, come anche il sistema di gestione, le 5S ecc è un “tool”, uno strumento utilissimo, che però serve ad uno scopo e non è utile per altri scopi.

Conclusioni

Sicuramente la BBS è molto utile ed è necessaria per arrivare ad una gestione eccellente della sicurezza. Bisogna però essere rigorosi nella sua applicazione e consapevoli dei limiti del protocollo. L’applicazione della BBS come fosse una medicina miracolosa può solo portare a disastri. 

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