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Un approfondimento del Segretario Generale AiFOS Francesco Naviglio sulla nuova norma che delinea la figura professionale dell’HSE Manager
La pubblicazione della norma UNI 11720 “Attività professionali non regolamentate – Manager HSE (Health, Safety, Environment) - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza” risponde all’esigenza sentita da più parti del mondo economico di garantire la tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza degli operatori nelle attività svolte dall'organizzazione. Sono temi ritenuti sinergici rispetto al mantenimento di una presenza competitiva dell'Unione Europea sul mercato globale. È ormai unanimemente accettato il principio che politiche virtuose relative a questi temi possono svolgere un ruolo fondamentale per creare posti di lavoro e promuovere gli investimenti rappresentando, quindi, elementi sempre più centrali in tutte le politiche di sviluppo in Europa e di conseguenza in Italia.
Per rispondere a chi paventa una sovrapposizione tra l’HSE Manager e l’RSPP si deve evidenziare come la figura professionale in ambito HSE, proposta dalla UNI 11720, non modifica in alcun modo quanto previsto dalla legge (Dlgs. 81/08 e Accordo Stato-Regioni del 07 luglio 2016) in termini di ruolo, competenze e relativa formazione per le figure del Responsabile e dell’Addetto del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP e ASPP). I ruoli e le competenze tra queste due figure professionali sono certamente complementari e non sovrapponibili.
Da una analisi spiccatamente pratica, il ruolo dell’RSPP, inquadrato nell’ambito dell’organizzazione aziendale, risulta essere una figura centrale della prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, designato dal datore di lavoro. È un consulente specializzato, che esercita la propria attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori, con compiti che spaziano dal giuridico, al tecnico, gestionale e relazionale. RSPP può essere interno o esterno e il D.lgs. 81/08 detta i requisiti professionali (art. 32) che devono essere adeguati alle attività lavorative e alla tipologia di rischi presenti in azienda. Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione è una figura aziendale obbligatoria, non sanzionata direttamente dal Testo Unico, ma casi giurisprudenziali (come la famosissima sentenza sul caso Tyssen), gli possono imputare responsabilità penali, civili o amministrative.
La figura professionale dell’HSE Manager, come delineata dalla norma UNI 11720, richiede competenze, conoscenze, abilità ed esperienze che consentano di gestire in modo integrato i diversi ambiti all’interno di una data organizzazione in termini di progettazione, implementazione, promozione, coordinamento, controllo e supporto tecnico dei processi legati alla salute, sicurezza e ambiente, con l’obiettivo di concorrere all’efficienza complessiva dell’organizzazione. Tale figura può essere caratterizzata da un eterogeneo bagaglio di esperienza e da diversi ruoli e gradi di operatività in relazione al contesto in cui opera (ad esempio in organizzazioni con diverso livello di complessità organizzativa e/o tecnica) e quindi svolgere attività con una prevalenza manageriale o tecnica.
In considerazione dei ruoli e compiti che il professionista verrà chiamato a assolvere e della necessaria esperienza lavorativa che richiederà l’eterogeneità e la complessità delle organizzazioni in cui svolgerà la sua attività, la norma UNI si è posta l’obiettivo di individuare le conoscenze, abilità e competenze che il professionista dovrà vantare per ricoprire uno dei due livelli professionali previsti:
Il Manager HSE dovrà operare in diverse tipologie di organizzazioni, sia pubbliche sia private, con l’obiettivo di garantire la prevenzione e protezione dei lavoratori insieme alla tutela dell'ambiente. Avrà inoltre compiti di coordinamento, consulenza e supporto gestionale per l'implementazione e l'integrazione dei processi operativi legati alla salute, alla sicurezza ed all'ambiente, con l'obiettivo di concorrere all'efficienza complessiva dell'organizzazione. Uno dei suoi compiti prevalenti sarà quello di supportare l'organizzazione nella definizione della strategia aziendale/imprenditoriale, nella gestione operativa e nell'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi per i lavoratori, per l'ambiente e per il patrimonio aziendale.
I requisiti illustrati nella UNI 11720 sono definiti a partire dai compiti e dalle relative attività in conformità a quanto previsto dal Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF) in modo da agevolare i processi di valutazione e convalida dei risultati dell’apprendimento. Le nuove norme ISO in tema di Qualità (9001), Ambiente (14001) e Sicurezza (45001) che pongono al loro interno un importante focus sul Risk Management, consigliano sempre più alle organizzazioni, sia pubbliche sia private, la necessità di dotarsi di figure professionali in grado di supportarle nel percorso verso il pieno rispetto dei requisiti in ambito HSE, svolgendo un ruolo di spinta al miglioramento continuo nelle aree della prevenzione e tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e della protezione dell'ambiente.
Il Manager HSE, così come delineato dalla UNI 11720, è una figura professionale in grado di intercettare la domanda di quelle organizzazioni che vedono sempre più l'integrazione tra i temi della sicurezza, della salute e dell'ambiente come strumento strategico di miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia, al fine di perseguire la conformità legislativa, le strategie e gli obiettivi aziendali in una prospettiva di miglioramento continuo. Attraverso la definizione delle conoscenze, abilità e competenze del Manager HSE è quindi possibile offrire al mercato un quadro di riferimento certo e univoco per l'individuazione di tale figura professionale. La norma e la condivisione del codice deontologico definiscono uno standard di riferimento teorico\tecnico\comportamentale al fine di supportare il riconoscimento professionale e la mobilità delle persone garantendo il loro livello di qualità e di professionalità a favore non solo dei professionisti ma delle Aziende e del Mercato in senso più generale. Le ricadute applicative nel contesto nazionale (ed europeo) sono tali da rappresentare un elemento importante di spinta al miglioramento continuo nelle aree della prevenzione e tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e della protezione dell’ambiente. La norma non tiene volutamente in considerazione questioni relative alla posizione organizzativa e all'inquadramento professionale che il Manager HSE può ricoprire nelle diverse organizzazioni in cui si trova ad operare.
Se una critica può essere rivolta alla norma questa riguarda la mancata previsione dei processi di qualità tra le competenze del professionista tale da poterlo qualificare quale HSEQ Manager. La consolidata tendenza della normativa ISO di andare, tramite la High Level Structure (HLS), verso una completa integrazione dei diversi sistemi di gestione al fine di semplificare le incombenze della aziende, avrebbe consigliato tale inserimento al fine di poter contare su un professionista in grado di coordinare e gestire in completa autonomia le problematiche connesse all’implementazione e gestione dei diversi sistemi di gestione.
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