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Una presenza troppo spesso disattesa, ma che sarebbe quanto mai opportuna. L'intervento di Stefano Farina, Consigliere Nazionale AiFOS
Una corretta pianificazione della gestione delle emergenze nei cantieri non può sottrarsi anche dagli aspetti legati alla corretta progettazione e gestione dei percorsi dell’esodo.
Vari i passaggi che i soggetti coinvolti nella sicurezza del cantiere, partendo dal Coordinatore in fase progettuale (o ancor meglio partendo dal Committente) fino ai datori di lavoro delle varie imprese, dovranno essere affrontati:
Naturalmente quanto sopra dovrà essere valutato ed attuato in base alle dimensioni del cantiere, alla sua conformazione, al numero di lavoratori presenti, alle modalità di svolgimento dei lavori.
Un aspetto che però voglio brevemente affrontare è quello legato alla presenza di planimetrie dell’esodo che permettano, così come avviene in ogni luogo di lavoro, ai lavoratori di orientarsi e capire, in caso di emergenza quali sono i percorsi che dovrà seguire per raggiungere il punto di raccolta.
Raramente nei cantieri si riscontra la presenza di queste planimetrie che al loro interno contengono tutti quegli elementi necessari a meglio comprendere le informazioni relative ai presidi antincendio, alle vie di fuga, all'evacuazione e al soccorso.
Invece una corretta procedura che preveda tali planimetrie e che tenga conto, nell’evolversi dei lavori, anche della necessità di un costante adeguamento alle sopravvenute esigenze del cantiere (pensiamo solo all’impossibilità di utilizzare la scala principale dell’edificio durante la posa dei rivestimenti dei gradini) fa sì che i lavoratori presenti siano meglio tutelati in caso si dovesse verificare un’emergenza all’interno del cantiere stesso.
Concludiamo ricordando la norma UNI ISO 23601:2014 (in vigore dal 18 dicembre 2014) che stabilisce i principi generali di progettazione delle planimetrie per l'emergenza. Ovvero, come recita il sommario della norma, di quelle planimetrie che contengono informazioni relative ai presidi antincendio, alle vie di fuga, all'evacuazione e al soccorso. Tali planimetrie, che possono essere utilizzate dalle forze di intervento in caso di emergenza, sono anche destinate ad essere esposte in aree pubbliche e nei luoghi di lavoro.
Chiudo infine ricordando la necessità di effettuare prove di evacuazione che vadano a testare se quanto previsto funziona e far si che i lavoratori prendano coscienza di regole e modalità attuative.
AiFOS - Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro
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