/ News / Approfondimenti / Promozione della salute in azienda: quando sicurezza e sostenibilità si incontrano
La genesi, le premesse e gli obiettivi del programma Workers Health Promotion illustrate da Maria Frassine, referente WHP per il Network AiFOS
“La promozione della salute nei luoghi di lavoro (WHP) è lo sforzo congiunto di imprese, addetti e società per migliorare la salute ed il benessere dei lavoratori. Questo può essere raggiunto attraverso la combinazione dei seguenti elementi: miglioramento dell’organizzazione del lavoro e dell’ambiente di lavoro; promozione della partecipazione attiva; incoraggiamento delle capacità personali”.
Questo è l’incipit della Dichiarazione di Lussemburgo, firmata nel 1997 e adottata da tutti i membri del Network Europeo per il WHP, sostenendo che “una forza lavoro sana, motivata e ben qualificata è fondamentale per il benessere sociale ed economico dell’Unione Europea”.
Fin dall’emanazione della Direttiva 89/391 - da cui discende anche la legislazione italiana per la salute e la sicurezza sul lavoro - in Europa si è data importanza alla promozione della salute in azienda, ma è a partire dal 1996 che venne istituito il Network Europeo per la Promozione della Salute nei Luoghi di lavoro (ENWHP European Network for Workplace Health Promotion), in virtù dell’adozione da parte della Comunità Europea del Programma d’azione “Promozione della salute, educazione, informazione e formazione” per migliorare gli standard di salute pubblica in Europa in tutti i setting, compreso quello lavorativo.
Apripista del programma WHP in Italia è stata la Regione Lombardia, che fin dal Piano regionale 2010-2014 ha avviato tramite le ATS azioni di coinvolgimento delle aziende per la promozione di progetti e nel 2018, il CCM, Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha finanziato il progetto “Supporto all’implementazione in realtà regionali italiane della Rete di Promozione della Salute sui Luoghi di Lavoro (Rete WHP - Workplace Health Promotion)”.
Alla fine del 2021 è stato presentato il lavoro finale da parte delle regioni coinvolte (Lombardia, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia) ed è stato realizzato un Manuale per l’implementazione del programma “Luoghi di lavoro che promuovono salute - RETE WHP”, dedicato alle Regioni e alle aziende sanitarie locali per lo sviluppo dei programmi sul territorio.
Il progetto sperimentale ha riorganizzato le aree di intervento e le buone pratiche che le singole aziende possono implementare.
Gli ambiti di azione vengono identificati in 4 aree prioritarie (che incidono direttamente sulla prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili), un’area trasversale di interventi comuni a tutte le aree principali e - con riferimento al concetto più ampio di benessere - viene identificata un’area residuale, la quale pur non intervenendo direttamente sulla prevenzione delle malattie, aiuta a sviluppare la parte più psico-sociale del concetto di salute.
Questi sono gli ambiti specifici in cui vengono suddivise le pratiche da adottare:
1 PRATICHE PER FAVORIRE L’ADOZIONE COMPETENTE E CONSAPEVOLE DI COMPORTAMENTI ALIMENTARI SALUTARI
Sono previsti, ad esempio, interventi nell’ambito della mensa aziendale, nel bar interno all’azienda e nell’offerta presente nei distributori automatici di alimenti, orientati ad offrire alimenti salutari e bilanciati, in termini di composizione del piatto e di porzioni corrette. Per le realtà che hanno a disposizione solo un’area di refezione, si possono attrezzare gli spazi in modo che possano essere consumati pasti caldi, prevedere acqua gratuita, frutta e verdura a disposizione del personale.
È possibile, inoltre, promuovere dei percorsi di collaborazione con ristoratori convenzionati per l’offerta di pietanze sane in pausa pranzo. Sono da sviluppare attività info-formative sui temi della corretta e sana alimentazione.
2 PRATICHE PER FAVORIRE L’ADOZIONE COMPETENTE E CONSAPEVOLE DI UNO STILE DI VITA ATTIVO
Sono previste, ad esempio, iniziative per promuovere l’uso delle scale, iniziative di mobilità attiva per il percorso casa-lavoro (uso bicicletta, incentivo del mezzo pubblico, informative sulla sicurezza stradale), iniziative ed opportunità per svolgere attività fisica (gruppi di cammino aziendali, iniziative sportive aziendali, convenzioni e abbonamenti presso centri sportivi, spazi aziendali disponibili per svolgere sul luogo di lavoro durante le pause l’attività fisica), oltre che a rendere disponibile materiale informativo.
3 PRATICHE PER CREARE UN AMBIENTE DI LAVORO “LIBERO DAL FUMO” E INCENTIVARE LA CESSAZIONE
Sono previste, ad esempio, l’adozione di una policy aziendale antifumo e l’organizzazione di iniziative a supporto della cessazione tabagica, per aiutare i fumatori ad acquisire consapevolezza della propria dipendenza dal fumo e stimolare il miglioramento della propria salute, nonché attività di informazione e di formazione.
4 PRATICHE PER IL CONTRASTO A COMPORTAMENTI ADDITIVI (alcool, droghe, gioco d’azzardo)
Sono previsti, ad esempio, l’adozione di una policy aziendale, lo svolgimento di formazione generale rivolta a tutti i lavoratori per aumentare conoscenza e consapevolezza dei rischi legati ai comportamenti additivi, nonché formazione per i dirigenti e per le altre figure del sistema aziendale.
5 PRATICHE TRASVERSALI A TUTTE LE ALTRE AREE
Sono considerate azioni trasversali a tutte le prime 4 aree prioritarie quelle attinenti alla figura del medico competente (formazione su minimal advice e/o counseling motivazionale, attività di minimal advice nei confronti di lavoratori con fattori di rischio per MCNT, applicazione di strumenti di inclusione, reinserimento e supporto ai dipendenti con disabilità fisiche e psichiche e patologie croniche).
6 ALTRE PRATICHE
Ai fini del programma WHP sono considerate, inoltre, alcune buone prassi relative alla sfera del benessere psico-fisico e di responsabilità sociale come, ad esempio, l’adesione alla rete di conciliazione vita-lavoro locale, azioni per l’inclusione, il reinserimento e il supporto ai dipendenti con disabilità fisiche e patologie croniche, azioni per la riduzione dello spreco alimentare, interventi per la riduzione dello stress lavoro-correlato, azioni per promuovere l’adesione a screening oncologici e campagne vaccinali.
Il programma WHP viene sempre rendicontato all’interno dei bilanci sociali o di sostenibilità delle aziende che li adottano, collocandosi tra le iniziative di welfare aziendale. I dipendenti ed i collaboratori aziendali sono, infatti, uno dei principali stakeholder che ciascuna realtà identifica quando elabora la propria matrice di materialità e programma le politiche di sostenibilità.
Le aziende che adottano il programma da più tempo confermano che con l’adozione del programma WHP migliora l’ambiente di lavoro e i vantaggi - a fronte dell’investimento - sono legati alla produttività, all’engagement del personale e alla reputazione e all’immagine aziendale.
La promozione della salute sul luogo di lavoro offre un approccio efficace, che combina i miglioramenti nell'organizzazione e nell'ambiente di lavoro con la partecipazione attiva da parte dei lavoratori e, pertanto, è a tutti gli effetti una iniziativa di responsabilità sociale dell’impresa, che si integra perfettamente nelle politiche di sostenibilità aziendali e nelle politiche culturali per la diffusione della salute e sicurezza sul lavoro.
Pubblicato il: 25/08/2023
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