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Riflessioni e proposte di Riccardo Borghetto, direttore del CFA Lisa Servizi srl, consulente di direzione in ambito HSE, gestione dei comportamenti e Behavior Based Safety
Nella legge 215 del 17/12/21 oltre alle modifiche sul ruolo del preposto vi sono delle importanti prescrizioni relative alla formazione in ambito salute e sicurezza sul lavoro. Nello specifico è richiesto l’individuazione delle modalità delle verifiche di efficacia della formazione durante lo svolgimento della prestazione lavorativa.
Non è sufficiente pianificare ed erogare la formazione, ma verificarne l’efficacia durante lo svolgimento della prestazione di lavoro. Quindi meno attenzione agli attestati e più all’effettività.
Nell’attesa che esca l’accordo Stato Regioni che dovrebbe chiarire questo punto, ci proviamo noi, sulla base della nostra esperienza. Naturalmente sono ben accetti suggerimenti e critiche.
Ma come fare la verifiche di efficacia della formazione?
Ecco alcune proposte. Lo scopo della info/formazione è l’acquisizione di conoscenze e competenze, quello dell’addestramento anche di abilità. Pertanto la valutazione se il processo di formazione è stato efficace, è la verifica, durante la prestazione lavorativa di:
La verifica delle conoscenze acquisite tramite la formazione può essere effettuata con dei questionari con domande aperte o chiuse o mediante un trainer che pone le stesse domande (per evitare di far scrivere il lavoratore-vedi punti seguenti) e verifica la correttezza delle risposte.
La verifica delle competenze acquisite può essere effettuata mediante l’esposizione di scenari del tipo “nel caso in cui succeda questo, cosa faresti”. Ad esempio “se il pistone della macchina si incastra e la macchina si blocca, cosa fai’” Potrebbe essere il trainer a porre alcune domande di casi reali e verificare la correttezza delle risposte.
La verifica delle abilità pratiche si può fare mediante un processo di osservazione comportamentale.
Il singolo comportamento è ciò che il lavoratore fa in uno specifico momento di osservazione. Si può osservare quello che i lavoratori fanno, ovvero se il loro comportamento è sicuro o a rischio.
Per implementare un processo di osservazione comportamentale:
Comportamento | Sicuro | Insicuro |
Cammina sul percorso pedonale | ||
Alza il peso piegando le ginocchia sulla schiena dritta | ||
Durante l'uso dell'aria compressa utilizza la visiera | ||
Procede con il carrello elevatore a forche basse |
Si deve definire quante checklist servono e quante osservazioni per poter dire che “il lavoratore ha appreso le abilità pratiche richieste”. Anche se l’implementazione di tale processo pone qualche sfida, realizza un notevole miglioramento della sicurezza reale, valutata sul livello operativo.
Valutazione
In tutti i casi esposti serve una metrica per la valutazione e un criterio di accettabilità (efficace/non efficace). Qui si aprono grossi problemi applicativi. Dal punto di vista organizzativo, se un lavoratore, già formato, risulta aver avuto una formazione inefficace, non potrebbe lavorare. Dovrebbe rifare la valutazione o la formazione.
Nel caso dei questionari, delle domande e delle checklist si potrebbe semplicemente considerare come livello di accettabilità una percentuale del totale di risposte corrette (ad es. il 70%). I casi potrebbero essere i seguenti:
Questioni importanti da affrontare:
AiFOS - Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro
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