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11 settembre 2019

Noi e voi

Auto elettriche: un nuovo pericolo circola sulle nostre strade?

Una indagine di AXA in Svizzera pone in risalto alcune criticità. I conducenti e gli altri utenti della strada devono adattarsi alle peculiarità di questi nuovi mezzi e trovare il giusto approccio

Auto elettriche: un nuovo pericolo circola sulle nostre strade?

È tristemente nota la crescente rilevanza degli infortuni in itinere sulla quota totale degli incidenti sul lavoro. I governi e le organizzazioni mondiali spingono per lo sviluppo e la diffusione dei velicoli elettrici e i sistemi di guida autonoma, sistemi che si ritiene potranno ridurre drasticamente l'incidentalità stradale quando verranno applicati sistematicamente e su larga sacal. Tuttavia - stando alle evidenze di un'analisi statistica della compagnia assiurativa AXA in Svizzera - le auto elettriche risultano quelle maggiormente coinvolte negli incidenti stradali, ben più delle loro “sorellastre” a benzina. Dati analoghi giungono dalla Svezia, dove è stato lanciato un primo allarme alla luce dell'elevata presenza di veicoli elettrici nei sinistri, soprattutto in quelli urbani.

Infatti, mentre le auto elettriche più piccole (microvetture e utilitarie) presentano una sinistrosità inferiore del 10% rispetto alle vetture a trazione convenzionale della stessa classe, la frequenza dei sinistri è superiore di circa il 40% per i modelli dotati di maggiore potenza del segmento auto di lusso/SUV. Secondo i ricercatori, una delle cause di questo risultato sarebbe da attribuire al comportamento di accelerazione delle auto elettriche: vetture che, come noto, accelerano molto velocemente e sempre con la stessa coppia, indipendentemente dalla velocità di rotazione del motore.

«La massima capacità di accelerare è subito disponibile - afferma Bettina Zahnd, responsabile della ricerca e prevenzione degli infortuni presso AXA - mentre per i motori a combustione interna anche con molti cavalli sono necessari alcuni istanti prima che la coppia massima venga raggiunta. Anche i provetti conducenti non sono necessariamente in grado di guidare qualsiasi tipo di autovettura: oltre alla classica istruzione alla guida, un’importanza sempre maggiore è oggi attribuita anche alle conoscenze specifiche delle singole tipologie di veicoli. Soprattutto per le auto elettriche è innanzitutto necessario abituarsi ai comportamenti differenti in fase di frenata e di accelerazione prima di poter utilizzare il veicolo in tutta sicurezza».

Tuttavia, i principali problemi non riguarderebbero solamente le repentine e improvvise accelerazioni, ma anche la silenziosità di questi veicoli. Pedoni e ciclisti presenti in strada, molto spesso, non si avvedono delle manovre che vengono condotte dai veicoli elettrici, non avvertendo alcun rumore. Tale criticità è confermata dal regolamento Regolamento UE n.1576/2017 entrato in vigore nello scorso l'1 luglio 2019, il quale impone l'installazione su tutti i nuovi modelli di veicoli ibridi ed elettrici di sistemi acustici AVAS (Acoustic Vehicles Alert System) che si attivino a velocità inferiori a 20 km/h ed emettano un suono compreso tra 56 decibel e 75 decibel.

Nell'indagine è infine emerso che il 99% dei proprietari di veicoli elettrici equipaggiati con il pilota automatico conferma di usarlo, spesso (sempre nel 50% di questa percentuale) e principalmente in autostrada e su strade di campagna. E in questi casi il rischio è di affidarsi in modo troppo 'confidente' alle capacità tecnologiche del veicolo, anche in situazioni non contemplate dal pilota automatico.

«In linea di principio - conclude Zahnd - le auto elettriche hanno lo stesso livello di sicurezza degli altri veicoli. I conducenti e gli altri utenti della strada devono tuttavia adattarsi alle peculiarità di questi nuovi mezzi e trovare il giusto approccio. Lo stesso principio vale anche per i sistemi di assistenza alla guida: tutti i sistemi oggi disponibili devono essere costantemente monitorati. Sebbene offrano un prezioso ausilio al conducente, non è consentito farvi un affidamento eccessivo, al fine di non mettere in pericolo la sicurezza propria e quella altrui».

Per ulteriori approfondimenti:
https://www.axa.ch/content/dam/axa/newsdesk-it/index.html#/pressreleases/e-crash-traffico-elettrificato-2908595

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