/ News / Approfondimenti / Cancro, killer silenzioso sul lavoro
Su 100 decessi per tecnopatia, 95 sono riconducibili alle varie forme tumorali. Le neoplasie, pur se contenute nel numero di casi annualmente denunciati, sono le malattie professionali a maggior gravità
In Europa, negli ultimi dieci anni, si è registrata un’attenzione crescente in merito alla disponibilità di dati sulle malattie professionali e sono stati rivisti gli strumenti per favorirne l’emersione attraverso le segnalazioni e le denunce. In Italia, da un lato si è provveduto ad aggiornare le liste delle patologie per le quali la legge prevede la denuncia obbligatoria da parte del medico, dall’altro sono stati previsti appositi archivi come il Registro nazionale delle neoplasie di sospetta origine professionale, suddiviso in tre sezioni relative a mesoteliomi, neoplasie naso-sinusali e casi di neoplasie a bassa frazione eziologica.
È grazie a questa attenzione e queste iniziative che possiamo avere un'idea abbastanza precisa del problema: il numero di morti per tumori occupazionali è elevatissimo e allarmante. Secondo stime attendibili, nel 2011 in Europa si sono contati oltre 102.000 decessi per tumore occupazionale, di questi circa 10.000 in Italia.
Al'interno dell'Unione Europea, secondo stime dell'International Labour Organization, oltre la metà (il 53%) delle morti per cause lavorative sono dovute a tumori. Un dato che, in valore assoluto, corrisponde ad una oscillazione tra i 60 mila ed i 100 mila lavoratori deceduti in un anno a causa di neoplasie. Un numero elevatissimo.
Pur considerando che i confronti tra i dati dei Paesi europei sono resi difficili dalla disomogeneità dei criteri e dei sistemi nazionali per la registrazione, la diagnosi ed il riconoscimento delle patologie, il peso dei tumori professionali varia sensibilmente da paese a paese: nel 2006 in Francia ed in Belgio si registravano circa 10 casi di cancro ogni 100 mila assicurati, in Italia circa 5 casi. Anche le percentuali dei tumori rispetto al totale delle malattie professionali denunciate differiscono: nel 2015 si va dal 2% della Francia, al 6% dell’Italia e all’11% della Germania.
Ma concentriamoci sulla realtà italiana. Riguardo al nostro Paese la banca dati statistica dell’Inail riporta che nel quinquennio 2012 - 2016 i tumori sono pari al 5,25% delle tecnopatie ma causano il 95% delle morti per malattia professionale, così come sono preponderanti nel determinare i gradi più elevati di menomazione. Quindi, le neoplasie, pur se contenute nel numero di casi annualmente denunciati, sono le malattie professionali a maggior gravità.
I dati citati sono tratti dalla scheda informativa "Tumori professionali: analisi per comparti di attività economica" elaborata dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale Inail (DiMEILA) sulla base dei dati forniti dal Sistema di sorveglianza MalProf e dal working paper "Eliminare i tumori professionali in Europa e nel mondo" pubblicato dall'European Trade Union Institute (ETUI).
Pubblicato il: 03/02/2023
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