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Approfondimento a cura di Roberto Marasi, Consigliere nazionale Aifos e HSE Manager Strategico Certificato Uni 11720:2018
La gestione efficace della salute, sicurezza e ambiente (HSE) rappresenta oggi un elemento essenziale della governance aziendale, al pari della qualità, della produttività e della sostenibilità. Non può più essere relegata a un insieme di adempimenti formali o a ruoli isolati, ma deve configurarsi come un sistema integrato, strutturato e proattivo.
In questo contesto, si affermano tre figure cardine, ciascuna con un proprio ambito di competenza, responsabilità e interazione:
Comprendere in modo chiaro chi fa cosa, con quali competenze, attraverso quali percorsi formativi, è oggi imprescindibile per evitare:
Solo una chiara distinzione dei ruoli e una reale sinergia tra le tre figure consente di costruire un sistema HSE che non solo sia conforme alla norma, ma che produca valore per l’organizzazione in termini di sicurezza, reputazione e continuità operativa.
L’HSE Manager (Health, Safety & Environment Manager) è una figura manageriale, non obbligatoria per legge ma fondamentale nelle organizzazioni complesse, dove il coordinamento sistemico tra sicurezza, salute e ambiente diventa elemento strategico.
Ricopre un ruolo gestionale e trasversale, con responsabilità estese sulla progettazione, sviluppo e monitoraggio delle politiche HSE, in coerenza con la visione e gli obiettivi dell’azienda.
Le principali responsabilità operative sono :
Il HSE Manager può operare con delega formale ex art. 16 del D.Lgs. 81/08, assumendo poteri gestionali e autonomia decisionale su specifiche materie, purché dotato di:
La presenza dell’HSE Manager non sostituisce l’RSPP, ma lo integra e lo coordina, soprattutto nei contesti dove sono presenti più RSPP di sito o per settori diversi.
Il percorso formativo dell’HSE Manager non è normato in modo vincolante ma è disciplinato dalla norma UNI 11720:2025, che definisce conoscenze, abilità e responsabilità della figura professionale. Tale norma è riconosciuta da Accredia e rappresenta il riferimento tecnico per la certificazione volontaria delle competenze.
Il programma deve garantire una preparazione ampia e integrata, includendo almeno le seguenti aree tematiche:
Relazione con l’RSPP
È fondamentale sottolineare che la presenza dell’HSE Manager non ha lo scopo di sostituire né sovrapporsi al ruolo dell’RSPP, figura espressamente prevista e obbligatoria ai sensi dell’art. 17 del D.lgs. 81/08, designata dal Datore di Lavoro tra soggetti qualificati e in possesso dei requisiti previsti dall’art. 32.
Questo approccio è particolarmente efficace in contesti complessi, come:
In tali casi, l’HSE Manager funge da figura di raccordo e coordinamento tra le varie istanze operative e direzionali, assicurando l’allineamento tra le attività di prevenzione, la compliance normativa e le strategie di sviluppo sostenibile.
Mentre l’RSPP ha compiti specifici, tecnico-operativi e normativi, finalizzati a:
l’HSE Manager si colloca a un livello strategico, con una visione di insieme su:
Per accedere con coerenza al ruolo di HSE Manager, è fortemente raccomandato un titolo di studio universitario in ambito tecnico o scientifico, in grado di fornire una solida base di competenze trasversali in materia di processi, rischi, normative e organizzazione del lavoro.
Le classi di laurea più indicate includono:
L’HSE Manager non solo non si sovrappone, ma svolge un importante ruolo di:
Questo approccio integrato risulta particolarmente efficace e necessario in organizzazioni complesse, quali:
L’HSE Manager, in sinergia con l’RSPP, garantisce che la sicurezza non sia solo un adempimento, ma un fattore competitivo e culturale, integrato con i processi, le persone e la visione strategica aziendale.
Fammi sapere se vuoi che aggiunga questa sezione al file Word o PDF esistente, o se preferisci un’infografica “relazionale” tra HSE Manager – RSPP – DL con flussi e aree di influenza. Posso predisporre anche una scheda riassuntiva per l’utilizzo in contesti formativi:
La certificazione delle competenze rappresenta l’elemento distintivo per formalizzare e valorizzare il profilo dell’HSE Manager secondo un criterio oggettivo, trasparente e riconosciuto a livello nazionale e internazionale.
Tale certificazione si basa sulla norma UNI 11720:2025, ed è rilasciata da Organismi di Certificazione accreditati secondo lo schema UNI CEI EN ISO/IEC 17024, attraverso un iter strutturato e documentato di cui:
I benefici della certificazione:
Per mantenere la validità della certificazione e garantire la piena efficacia del proprio ruolo all’interno dell’organizzazione, l’HSE Manager è tenuto a intraprendere un percorso di aggiornamento professionale continuo, in conformità a quanto previsto dalla norma UNI 11720:2025.
Tale aggiornamento è finalizzato a:
I percorsi di aggiornamento dovrebbero includere, tra gli altri, i seguenti ambiti:
L’aggiornamento deve essere formalmente tracciabile, supportato da attestati validi e coerente con gli ambiti di responsabilità del professionista. È inoltre valutato ai fini del mantenimento triennale della certificazione UNI 11720 da parte dell’ente certificatore.
L’aggiornamento continuo dell’HSE Manager non si limita alla semplice revisione di contenuti già acquisiti, ma deve rispondere all’esigenza di anticipare le evoluzioni del contesto normativo, organizzativo e tecnologico, garantendo un presidio costante e qualificato del sistema HSE aziendale.
Con riferimento alla norma UNI 11720:2025, le aree tematiche considerate prioritarie per l’aggiornamento triennale sono:
Il DL è regista del sistema sicurezza: ha l’obbligo di valutare i rischi e nominare l’RSPP (art. 17), può delegare all’HSE Manager. Deve assicurare risorse, ascolto, coordinamento e formazione.
Un sistema aziendale HSE efficace non si costruisce semplicemente attraverso l’adempimento formale degli obblighi di legge, ma richiede una struttura organizzativa chiara, basata su:
L’HSE Manager e l’RSPP, pur avendo origini, finalità e ambiti differenti, devono agire in sinergia, alimentando un sistema di prevenzione che sia:
Laddove queste condizioni si realizzano, la sicurezza smette di essere un “costo” o un adempimento e diventa un fattore strategico, integrato nella cultura aziendale, nella gestione del rischio e nella sostenibilità complessiva dell’impresa.
In sintesi: un buon HSE Manager conosce il sistema, un buon RSPP conosce il campo. Solo insieme costruiscono la sicurezza reale.
RSPP | HSE Manager | |
Titolo minimo | Diploma (o esperienza) | Laurea consigliata |
Formazione base | Moduli A-B-C (64 ore +) | Master 120 ore (UNI 11720) |
Aggiornamento | 40 ore ogni 5 anni | 48 ore ogni 3 anni |
Profilo formativo | Tecnico, normativo e pratico | Strategico, gestionale e sistemico |
Certificazione | Attestati ai sensi del D. Lgs. 81/08 | Certificazione professionale UNI |
Tabella comparativa RSPP vs HSE Manager
Grafico comparativo: ore di formazione e aggiornamento
Riferimenti normativi principali
- D.Lgs. 81/08: Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro
Art. 17: Obblighi non delegabili del Datore di Lavoro
Art. 31-32: Servizio di Prevenzione e Protezione, requisiti RSPP
Art. 16: Delega di funzioni
- UNI 11720:2025: Requisiti per la figura professionale dell'HSE Manager
- ISO 45001, 14001, 9001, 50001: Sistemi di gestione certificabili
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì
9.00 - 12.00 | 14.30 - 17.00
Tel. 030 6595031
AiFOS - Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro
25123 Brescia, c/o CSMT Università degli Studi di Brescia - Via Branze, 45
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