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Sono 482 le denunce di infortuni mortali ricevute dall'Istituto nel primo semestre dell'anno. Crescono gli infortuni in itinere e quelli di lavoratori extracomunitari
Pubblicati nella sezione “Open data” del sito Inail i dati analitici delle denunce di infortunio e di malattia professionale presentate all’Istituto nel primo semestre dell’anno. Tra queste, le denunce di infortunio risultano essere state 323.831, 577 in meno rispetto alle 324.408 dei primi sei mesi del 2018 (-0,2%). Se il dato appare in lieve calo, purtroppo aumentano invece del 2,8% quelle con esito mortale che sono state 482, vale a dire 13 in più rispetto allo stesso semestre dello scorso anno: sette in più avvenuti in occasione di lavoro e sei in più per quelli occorsi in itinere.
Dall’analisi territoriale emerge che l’aumento dei casi mortali riguarda l’Italia centrale e quella meridionale oltre che le isole: inoltre, a livello gestionale, l’Agricoltura ha registrato un aumento di 22 denunce (da 43 a 65) e il Conto Stato di una (da 7 a 8), a fronte di 10 casi in meno nell’Industria e servizi (da 419 a 409). Dall’analisi per classi di età emergono incrementi nella fascia 45-54 anni (+41 casi) e in quella 20-34 anni (+22), a fronte di 12 decessi in meno per i lavoratori tra i 35-44 anni e di 30 in meno per quelli tra i 55 e i 64 anni. Nel primo semestre 2019 tra gli under 20 si registra una denuncia di infortunio con esito mortale, rispetto ai nove casi denunciati nel 2018 tra gennaio e giugno.
Per quanto attiene il dettaglio generale delle denunce di infortunio presentate, i dati rilevati al 30 giugno 2019 evidenziano a livello nazionale un decremento rispetto allo scorso anno dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 277.690 a 276.043 (-0,6%), e un incremento del 2,3%, da 46.718 a 47.788, di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro.
Nel primo semestre dell'anno il numero degli infortuni sul lavoro denunciati è diminuito dello 0,8% nella gestione Industria e servizi (dai 245.439 casi del 2018 ai 243.591 del 2019), mentre è aumentato dell’1,3% in Agricoltura (da 15.490 a 15.694) e dell’1,7% nel Conto Stato (da 63.479 a 64.546). Si notano in particolare gli incrementi degli infortuni denunciati riguardanti lavoratori extracomunitari (+3,7%) e comunitari (+1,8%), mentre si contraggono dello 0,6% i sinisitri che hanno riguardato lavoratori italiani.
Dall’analisi per classi di età emergono aumenti tra gli under 30 (+2,2%) e tra i 55 e i 69 anni (+2,8%). In diminuzione del 2,5%, invece, le denunce della fascia di lavoratori tra i 30 e i 54 anni, nella quale rientra oltre la metà dei casi registrati.
Sale anche il numero di denunce di malattia professionale: 32.575, 354 in più rispetto allo stesso periodo del 2018 (+1,1%), con le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (19.019 casi), del sistema nervoso (3.314, con una prevalenza della sindrome del tunnel carpale) e dell’orecchio (2.187) che continuano a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dalle patologie del sistema respiratorio (1.327) e dai tumori (1.226). Da segnalare anche le oltre 200 le denunce di malattie legate ai disturbi psichici e comportamentali.
In concomitanza con la pubblicazione degli open data Inail del primo semestre 2019, sul sito dell’Istituto è disponibile anche il nuovo bollettino trimestrale sulle denunce di infortunio e malattie professionali, che esamina l’andamento del fenomeno infortunistico e tecnopatico rilevato tra gennaio e giugno, confrontato con l’analogo periodo del 2018.
Per ulteriori approfondimenti e per scaricare i dati e il bollettino trimestrale:
https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/sala-stampa/comunicati-stampa/com-stampa-open-data-giugno-2019.html
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