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Gli ultimi dati ufficiali, aggiornati al 30 aprile, parlano già di 303 vittime (+6%) e oltre 210.000 infortuni
Disponibili nella sezione "Open data" del sito Inail i dati analitici delle denunce di infortunio e malattie professionali presentate all'Istituto nel primo quadrimestre dell’anno (entro il 30 aprile).
Dal comunicato pubblicato dall'Istituto risulta che gli infortuni con esito mortale denunciati sono stati 303, vale a dire 17 in più rispetto ai 286 dell'analogo periodo del 2018 con un aumento del 5,9%. L'incremento riguarda in particolare i casi avvenuti in occasione di lavoro, che sono aumentati di 14 unità (da 190 a 204), laddove sono invece sostanzialmente invariati quelli occorsi in itinere, ovvero nel tragitto di andata e ritorno tra il domicilio e il posto di lavoro (3 in più da 96 a 99).
L'analisi territoriale fatta dall’Istituto evidenzia un incremento di 15 casi mortali al Centro, 17 al Sud e 9 nelle isole. Nel Settentrione si rileva invece una diminuzione sia nel Nord-Est (da 80 a 61) che nel Nord-Ovest (da 84 a 79). A livello regionale, spiccano i 10 casi mortali in più denunciati in Puglia e Sicilia e gli 11 in meno in Veneto
Nel quadrimestre, spiega una nota dell’Inail, anche le denunce di infortunio hanno mostrato una crescita - benchè più moderata - pari al 2,4%. I dati rilevati al 30 aprile di ciascun anno evidenziano a livello nazionale un incremento più sensibile per i casi in itinere, che hanno fatto registrare un incremento pari al 6,3%, da 28.610 a 30.409.
L’analisi a livello territoriale evidenzia un aumento delle denunce di infortunio in tutte le ripartizioni geografiche: Nord-Ovest (+2,0%), Nord-Est (+3,2%), Centro (+3,1%), Sud (+0,9%) e Isole (+1,1%). Tra le regioni che hanno fatto registrare gli incrementi percentuali maggiori spiccano l’Umbria (+8,6%), la provincia autonoma di Bolzano (+5,3%), il Veneto (+4,4%) e la Sardegna (+4,2%), mentre i decrementi riguardano la Valle d’Aosta (-5,3%), la provincia autonoma di Trento (-4,5%) e, con cali inferiori, Abruzzo, Calabria e Sicilia.
I nuovi open data Inail rivelano inoltre una sostanziale stabilità delle denunce di malattia professionale. Al 30 aprile erano 21.224, 164 in più rispetto al primo quadrimestre 2018 (+0,8%). Le tecnopatie denunciate aumentano esclusivamente al Centro, al Sud e nelle Isole (+1,9%, +1,9% e +1,8%). La situazione è speculare nel Settentrione.
Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (11.658 casi), con quelle del sistema nervoso e dell'orecchio, continuano a rappresentare le prime malattie professionali denunciate (oltre il 71% del totale).
Nell'ambito del processo di valorizzazione del proprio patrimonio informativo, l'Inail mette a disposizione dei cittadini un set di dati pubblici, in formato aperto e senza restrizioni per il riutilizzo, consultabile all'indirizzo http://dati.inail.it/opendata/default/Qualidati/index.html.
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