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I dati presentati dal presidente dell'Istituto Franco Bettoni martedì 14 luglio alla Sala del Cavaliere di Palazzo Montecitorio
A fronte della sostanziale stabilità degli infortuni sul lavoro denunciati all'Inail nel 2019, diminuiscono rispetto al 2018 i casi mortali mentre aumentano le denunce di malattia professionale. I dati sull’andamento infortunistico e i risultati più rilevanti ottenuti sui fronti della ricerca, della prevenzione, della riabilitazione e degli investimenti, sono stati illustrati al presidente della Camera dei deputati Raffaele Fico e alla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Nunzia Catalfo dal presidente dell’Istituto, Franco Bettoni, che ha richiamato tutti gli attori istituzionali, le parti sociali, il mondo produttivo e la società civile a un impegno straordinario per fare della sicurezza sul lavoro una vera priorità sociale.
Sono 1.156 le denunce di infortunio mortale ricevute nel 2019, a testimonianza di una riduzione dell'8,5% rispetto al 2018 e di queste i casi accertati sul lavoro sono 628. Di questi oltre la metà (362) avvenuti fuori dell'azienda, mentre 52 casi sono ancora in istruttoria. Questi i dati emersi dalla Relazione annuale 2019 dell'Inail.
“Per contrastare il dramma degli incidenti sul lavoro – ha sottolineato Bettoni nel presentare la Relazione annuale 2019 – sono necessarie azioni sinergiche, determinate e responsabili da parte di tutti gli attori istituzionali, le parti sociali, il mondo produttivo e la società civile. Proseguire nel cammino tracciato è irrinunciabile, ma non ancora sufficiente. Per fare della sicurezza una vera priorità sociale e attuare finalmente un deciso cambio di passo occorre richiedere a tutti un impegno straordinario e, soprattutto, prestare ascolto ai numerosi e autorevoli richiami del Capo dello Stato”
A fronte della riminuzione degli infortuni con esito mortale rispetto al 2018, si registra invece la pressochè perfetta stabilità delle denunce di infortunio a livello complessivo (644.803 le pratiche protocollate).
I dati del 2019 indicano ancora un aumento delle denunce di malattia professionale rispetto al pari periodo del 2018. Si conferma il progressivo incremento della numerosità che ha caratterizzato l’ultimo decennio (oltre il 40% in più rispetto alle denunce del 2010): l’emersione del fenomeno è ascrivibile sia alle campagne di sensibilizzazione sulla tutela assicurativa, sia agli interventi normativi che hanno ampliato l’elenco delle malattie che godono della presunzione legale di origine lavorativa. Le denunce di malattia sono state 61 mila e 200, il 2,9% in più rispetto al 2018. È stata riconosciuta la causa professionale al 36,7% (il 2,7% è ancora “in istruttoria”).
Nel 2019 l'Inail ha fornito circa 7,6 milioni di prestazioni sanitarie, l’83% richieste a seguito di infortuni sul lavoro e il 17% per malattia professionale. Il Centro Protesi di Vigorso di Budrio (Bologna) e le sue filiali, inoltre, hanno erogato complessivamente 10.671 prestazioni di assistenza protesica a favore di 5.979 assistiti: 4.208 infortunati sul lavoro e 1.771 tra assistiti dal Servizio sanitario nazionale (Ssn) e privati. A queste si aggiungono 18.300 prestazioni per la fornitura di ausili per la cura e igiene personale, per l’informatica, per la mobilità e la domotica, che hanno interessato 9.182 assistiti.
La Relazione annuale del presidente Inail si apre con un lungo capitolo dedicato all'emergenza Covid-19 dove si ripercorrono le tappe e l'impegno dell'istituto in questo periodo di particolare difficoltà: dalla piena tutela Inail, come per gli altri infortuni, già a partire dal periodo di quarantena per le infezioni sul lavoro da nuovo Coronavirus, fino al “Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione”, elaborato dall’Inail e approvato dal Comitato Tecnico Scientifico. Nel corso della presentazione della Relazione sono stati anche trattati gli altri argomenti di interesse dell’Istituto, tra i quali ad esempio l’attività di controllo del rapporto assicurativo e le prestazioni sanitarie fornite, oltre alle indicazioni sul Bando Isi con i 16.600 progetti presentati lo scorso 14 giugno nel “click day” per l’assegnazione dei circa 370 milioni del bando.
Il 2019 è stato l’anno di concreta applicazione delle “nuove” Tariffe dei Premi per l’assicurazione Inail, aggiornate dopo vent’anni per essere adeguate ai profondi cambiamenti avvenuti nel mondo del lavoro: l’operazione ha comportato un abbattimento dei tassi medi del 32,72% e un minor onere per le imprese stimato – a regime – in 1.700 milioni di euro annui, superando così di circa 500 milioni la riduzione lineare, applicata fino al 2019, prevista dalla «legge di stabilità 2014».
Concretizzatosi a gennaio 2020 – per effetto della legge 2 novembre 2019, n. 128 – è stata inoltre introdotta la tutela per i “riders”: l’obbligo assicurativo decorre dal 1° febbraio 2020 e l’Istituto si è subito attivato per dare istruzioni alle imprese di “delivery” (ovvero di consegna che utilizzano piattaforme anche digitali e impiegano appunto i “ciclofattorini”) al fine di rendere operativa l’estensione della copertura assicurativa in favore di questa particolare categoria di lavoratori, che potranno fruire delle prestazioni previste in caso di infortunio, anche di lieve entità, o di malattia professionale. Secondo il Presidente Bettoni è "doveroso sottolineare la valenza di questo intervento – che vede l’Italia come primo Paese in Europa a procedere in tale direzione – confermata, purtroppo, dalla pandemia che di nuovo ha acceso i riflettori sui riders, in quanto lavoratori particolarmente esposti al rischio di contagio perché costretti a incontrare quotidianamente un gran numero di persone e, in alcuni casi, sprovvisti dei necessari dispositivi di protezione individuale".
Per ulteriori approfondimenti:
https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/sala-stampa/comunicati-stampa/com-stampa-relazione-annuale-inail-2019.html
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