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I dati Inail relativi al primo semestre del 2024
Nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2024 si sono rilevate complessivamente 299.303 denunce di infortunio, cioè lo 0,9% in più rispetto al 2023, ma il 7,6% in meno rispetto al 2019 quando ancora i dati non erano in alcun modo distorti dalla pandemia di Covid-19. Anche rapportando i valori assoluti al numero di occupati Istat rilevato a giugno 2024, si può apprezzare una tendenza al ribasso. Si passa, infatti, da 1.394 denunce di infortunio ogni centomila occupati Istat del 2019 a 1.250 del 2024 (-10,3%).
469 le denunce di infortunio con esito mortale, 19 in più rispetto alle 450 registrate nel periodo gennaio-giugno 2023, 13 in meno rispetto al 2019. I dati rilevati al 31 giugno di ciascun anno rivelano una stagnazione degli infortuni in occasione di lavoro nel complesso (+0,1% sul 2023), ma un incremento degli incidenti mortali (passati 346 a 364). Al contrario, aumentano del 5,4% gli incidenti in itinere ma quelli con esito mortale sono stabili.
Passando alle denunce di malattie professionali (45.512 quelle protocollate nel primo semestre dell'anno), prosegue l'ormai annosa esplosione: +19,6% rispetto al 2023, +39,7% sul 2019. Molto rilevanti gli incrementi soprattutto nelle gestioni Industria e servizi e in Agricoltura. A livello geografico l’incremento delle patologie denunciate interessa maggiormente le Isole (+39,0%) e il Sud (+24,6%).
Per entrare maggiormente nel dettaglio delle statistiche è possibile consultare gli open data relativi a giugno 2024 sul sito Inail.
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