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Intervista all'imprenditrice bresciana Pia Cittadini, a cura di Sophie Her-Braga
Laureata in Scienze politiche nel 1967 con una tesi sulla parità di salario, il suo desiderio era quello di diventare una giornalista d’inchiesta sociale. La sua vita ha preso un'altra piega dopo l'incontro con Giovanni Cittadini, figlio di un imprenditore sul lago d’Iseo. Lui la sposò e, al ritorno dalle nozze, le disse: "dammi una mano". Così, nel 1969, è entrata nell’azienda di famiglia, fondata nel 1933. Lui si occupava delle macchine, lei lo affiancava nella gestione. Insieme, avranno 5 figli.
Lei è Pia Cittadini, ovvero Giuseppina Aina da nubile.
Da 55 anni porta nella Cittadini Spa i suoi valori, facendone un’azienda pioniera ed esemplare in materia di sicurezza sul lavoro, di benessere e di responsabilità sociale.
Dopo aver svolto vari incarichi istituzionali e ricevuto numerosi premi anche a livello nazionale, oggi è ottuagenaria e sempre attiva, con l’incarico di presidente dell’azienda. In questa intervista, ci parla con “testa e cuore” degli strumenti che ha sviluppato per fare della Cittadini una realtà virtuosa con le persone al centro.
Sophie Her: Innanzi tutto ci può gentilmente presentare la realtà della Cittadini Spa?
Pia Cittadini: "Cittadini è una storica azienda familiare che si colloca da oltre 90 anni nel tessile di nicchia della lavorazione della rete, che ha caratterizzato il territorio del lago d’Iseo in Lombardia, con la sua storia millenaria, l’economia, la cultura ed il costume. Sorta a Sulzano nel 1933, si è trasferita nell’80 a Paderno Franciacorta, dove tuttora opera e dove è stata verticalizzata e diversificata la lavorazione della rete con l’inserimento della torcitura e la tintoria, che dà un valore aggiunto a tutti i prodotti.
La produzione è stata strutturata in due divisioni: da una parte la tessitura reti con nodo e senza nodo per la pesca ed acquacoltura, moda, automotive, arredamento, edilizia e applicazioni industriali; dall’altra la torcitura di fibre sintetiche ed ora anche riciclate e certificate GRS per filati tecnici per tessiture, nastrifici, usi industriali, cucirini per calzature, abbigliamento e pelletteria.
Per entrambe queste lavorazioni l’organico è sempre stato prevalentemente femminile (70-80%), per la caratteristica di alcune fasi lavorative che richiedono la maggiore abilità manuale della donna. Attualmente sono 83 i dipendenti, al 89% assunti a tempo indeterminato. Applichiamo il contratto collettivo dei tessili, secondo cui i minimi contrattuali sono uguali a parità di mansione.
Per quanto riguarda l’organizzazione e la gestione, Cittadini ha adottato la veste giuridica di Società per azioni e un sistema di amministrazione tradizionale. Ha adottato volontariamente un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001, al fine di prevenire comportamenti illeciti da parte degli amministratori, dipendenti e collaboratori sottoposti a direzione o vigilanza da parte della Società. Determinata a improntare lo svolgimento delle attività al rispetto della legalità, si è anche dotata di un Codice Etico, che riassume i valori cui si ispira l’attività e le modalità attraverso le quali intende applicarli e ha predisposto un Organismo di Vigilanza (ODV), composto da un solo membro, con il compito di verificare l’adeguatezza e la corretta applicazione del Modello, oltre ad un Sistema Sanzionatorio da applicare in caso di violazioni delle disposizioni contenute nel Modello. Infine, è stata anche adottata una procedura di segnalazione di ogni circostanza che comporti, o sembri comportare, una deviazione dalle norme del Modello 231 e politica "whisteblowing".
SH: Come viene diffusa la cultura della sicurezza nella Cittadini?
PC: "Cittadini considera i collaboratori una risorsa preziosa e indispensabile per la propria crescita e il proprio sviluppo futuro. L’azienda promuove quindi il valore della persona attraverso il rispetto dell’integrità fisica e morale come bene primario.
Nei confronti dei propri collaboratori, Cittadini agisce nel pieno rispetto delle disposizioni della normativa italiana in materia di salute e sicurezza sul lavoro di cui al D.lgs. 9 aprile 2008 n. 81, che considera obiettivi primari. Cittadini si impegna perciò a garantire condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale e ambienti di lavoro sicuri e salubri, anche tramite la diffusione della cultura della sicurezza e della consapevolezza dei rischi, promuovendo comportamenti responsabili da parte dei dipendenti e collaboratori. Nell’ambito delle proprie mansioni e funzioni, tutti partecipano al processo di prevenzione dei rischi, di salvaguardia dell’ambiente e di tutela della salute e della sicurezza nei confronti di sé stessi, dei colleghi e dei terzi. In tale ottica, ogni dipendente è chiamato a contribuire personalmente al mantenimento della sicurezza dell’ambiente di lavoro in cui opera e a tenere comportamenti responsabili a tutela propria e degli altri.
La gestione della salute e sicurezza sul lavoro viene seguita secondo le disposizioni riportate all’interno del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo con sezioni specifiche e procedure riguardanti la sicurezza sul lavoro. Il sistema copre tutte le mansioni aziendali e tutte le attività e i luoghi di lavoro. L’azienda dispone inoltre di un Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), redatto secondo quanto stabilito secondo il D.Lgs. 81/08 in corso di validità. Tale DVR è stato elaborato dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e da consulenti esterni. All’interno dell’organizzazione, la qualità dei processi dal punto di vista della salute e sicurezza sul lavoro viene garantita dalla presenza di Preposti opportunamente formati.
Al fine di indagare eventuali pericoli e valutare i rischi relativi agli incidenti, determinare azioni correttive attraverso la gerarchia dei controlli e decidere le migliorie necessarie da apportare alla politica di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, viene effettuata annualmente una riunione che prevede il coinvolgimento di tutte le figure del Servizio di Salute e Sicurezza. È inoltre possibile richiedere una convocazione straordinaria su richiesta di un partecipante al Servizio. In sede di riunione periodica vengono analizzate eventuali segnalazioni ricevute. Infatti, problematiche, carenze o eventuali criticità possono essere direttamente comunicate o segnalate al Preposto o alla stessa Direzione tramite il canale “Filo diretto”, appositamente aperto per favorire il contatto franco e immediato.
In azienda è presente inoltre una specifica modulistica interna per censire le situazioni pericolose e gli infortuni. In ogni modulo viene analizzata la situazione, evidenziate eventuali non conformità, carenze o errati comportamenti e, di conseguenza, vengono pianificati interventi per risolvere la non conformità, sia per avviare un’attività preventiva.
Per quanto riguarda le malattie professionali, tutti i lavoratori sono sottoposti a sorveglianza sanitaria di prevenzione. Il Modello 231 prevede anche una apposita procedura di “whisteblowing” gestita dall’Organismo di Vigilanza.
Esiste anche un Servizio di Medicina del Lavoro. Nel rispetto di quanto previsto dalle norme vigenti, la Società ha nominato un medico competente, il quale svolge sopralluoghi periodici nei luoghi di lavoro e partecipa alla riunione periodica disposta dal D.lgs. 81. Una ditta specializzata esterna è stata inoltre individuata per svolgere un servizio infermieristico ai lavoratori. Questa monitora, attraverso un apposito gestionale, le scadenze delle idoneità sanitarie dei dipendenti e pianifica, previo accordo con la Società, le visite dei singoli lavoratori. Su richiesta sono possibili anche visite straordinarie.
In più, la Società aderisce a Sanimoda, Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa per i lavoratori dell’industria della Moda, versando trimestralmente un contributo pro- capite. Attraverso tale fondo, che delega a UniSalute la presa in carico delle prestazioni, tutti i dipendenti possono fruire di una competa serie di prestazioni mediche per sé ed i propri familiari.
Infine è da evidenziare il Piano di Formazione in materia di Salute e Sicurezza che la Società ogni anno organizza a favore dei suoi collaboratori per sviluppare le loro competenze in questa importante tematica. Il 44% delle ore di formazione erogate nel 2023 è stato rivolto al tema appunto della Salute e Sicurezza. Tutta la formazione svolta è caricata sul portale interno di riferimento".
SH: Secondo lei che legame esiste fra sicurezza e benessere?
PC: "Cittadini ha sempre considerato le persone il capitale umano fondante, il cuore dell’azienda, in primis tutti i collaboratori, con una speciale cura e sensibilità per le donne, valorizzandole nella loro dignità di persona e nell’importanza del loro ruolo economico, perché contribuiscono a creare valore per l’impresa supportandole nel loro ruolo sociale di madre, perché incrementano la genitorialità per il necessario aumento demografico del nostro Paese.
A tutti i collaboratori è stato sempre garantito un ambiente salubre e sereno, mettendo in atto una serie di iniziative adeguate per tutelare la loro salute e sicurezza sul lavoro, a partire dall’indispensabile formazione.
Queste iniziative si traducono automaticamente nell’adozione di un welfare di grande consapevolezza e partecipazione, per la promozione dello “star bene” sul luogo di lavoro e nella comunità, perché la serenità data dalla sicurezza sul lavoro genera benessere, fiducia nei datori di lavoro, che vengono percepiti vicini alle loro necessità, disponibili a prendersi cura della loro persona, a fare tutto il possibile per assicurare loro confort e protezione nel quotidiano svolgimento delle loro mansioni, dalla fornitura delle dotazioni di sicurezza (scarpe, guanti e supporti vari antinfortunistici), all’assistenza medica individuale con visite di controllo e specialistiche, all’aggiornamento della formazione continua della sicurezza, ad interventi straordinari, come la realizzazione di un importante impianto di raffrescamento di tutto lo stabilimento, che ha migliorato il microclima interno e la qualità delle condizioni di lavoro.
A questo riguardo va ricordato il periodo del COVID, quando è stato completamente riorganizzato il lavoro in tutte le sue espressioni, per permettere di lavorare in sicurezza, naturalmente con la collaborazione responsabile di tutto il personale. In quel drammatico frangente, l’azienda è stata resa e considerata il posto più sicuro, proprio per tutti gli interventi di prevenzione messi in atto.
Per concludere, la sicurezza genera il benessere sul luogo di lavoro e, reciprocamente, il benessere genera la sicurezza, perché chi sta bene al lavoro si applica con più serenità e tranquillità, anche con più disponibilità ad una collaborazione efficiente ed efficace, sentendosi tutelato e protetto dai rischi".
SH: Lavorare la rete le ha fatto elaborare un approccio suo della cultura aziendale: “Filosofia della rete” che porta un’attenzione particolare nei confronti dei giovani e delle donne. Ci può raccontare di cosa si tratta?
PC: "Cittadini è un “case story” di azienda che dimostra come il prodotto del core business, la rete, possa essere anche simbolo valoriale e modello di sviluppo e di crescita. Nella riorganizzazione attuata per ottemperare ai principi di sostenibilità ESG, la Società ha integrato nella sua produzione obiettivi di innovazione e sostenibilità economica e sociale e nella sua strategia di governance l’attenzione verso tutti gli stakeholder, interni ed esterni, in particolare i giovani inseriti in organico, di cui ha curato molto la formazione, e le donne, valorizzando il loro lavoro con il sostegno ai loro bisogni in termini di conciliazione famiglia-lavoro e di pari opportunità, senza alcuna differenza di genere.
Fondamentali sono stati e continuano ad essere i principi della filosofia della rete “ogni nodo è un punto di forza e tutte le maglie si rafforzano lavorando insieme”, per i quali il rispetto e la valorizzazione di tutte le persone garantiscono la crescita inclusiva, così come il lavoro sinergico e la condivisione degli obiettivi. Nella consapevolezza del valore economico e sociale del lavoro femminile, Cittadini ha quindi attuato nel tempo molte iniziative family friendly che hanno permesso alle donne una libera e serena libertà di scelta di vita e continuità lavorativa, con il mantenimento del loro patrimonio di competenze, tramite diversi strumenti: part time, orari flessibili in entrata, pausa, uscita collegata ad orari di asili, scuole, trasporti, congedi straordinari per assistenza di genitori anziani o familiari disabili, ecc. E che le hanno supportato in tutte le loro varie necessità di cura, secondo l’età (donna ammalata che rientra con orari serali, sussidi alle famiglie, bonus bebè) e le hanno portato miglioramento della qualità della vita familiare, solidità di coppia, e speranza per le generazioni future. Per queste iniziative, Cittadini ha ricevuto un particolare riconoscimento nel dall’agenzia di Tutela di Brescia come “Luogo che promuove la conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari”. Anche per queste azioni, la Società e stata più volte premiata dalla regione Lombardia come “Azienda responsabile”.
Così pure la Società ha realizzato una politica inclusiva delle pari opportunità che ha permesso l’integrazione di personale straniero (20% di dieci nazionalità diverse, di donne svantaggiate, ex-carcerati, persone di cooperative sociali) fino alla formazione in azienda di un gruppo di vedove indiane emarginate, per le quali è stato realizzato un importante progetto di solidarietà partecipativa, con la costruzione di uno stabilimento per la lavorazione di reti a Pamban, poverissima zona del Tamil Nadu in India.
Negli anni, Cittadini si è posta come promotrice di un cambiamento culturale in ambito imprenditoriale, specialmente per quanto riguarda le politiche di conciliazione famiglia-lavoro, politiche di pari opportunità, valorizzazione del lavoro femminile e promozione di avanzamenti di carriera basate sulle competenze e sul merito. Da segnalare a questo proposito il progetto “La conciliazione si può fare e....conviene” promosso in Confindustria Brescia e UCID (Unione cristiana imprenditori e dirigenti), di cui in veste di presidente sono stata testimonial in diverse iniziative".
SH: Le numerose iniziative introdotte da Cittadini illustrano una piena politica in materia di Responsabilità Sociale. Quando ha capito che applicava la Corporate Social Responsability?
PC: "Cittadini ha sempre dimostrato in azienda e sul territorio disponibilità al sostegno di chi era in difficoltà in forma spontanea, diretta, non formalizzata, considerando la solidarietà uno strumento di bene collettivo in ogni ambito. Per questo aveva nel tempo effettuato una pluralità di donazioni a vario titolo. Frequentando l’Associazione Industriale Bresciana, oggi Confindustria Brescia, ha conosciuto e approfondito, tra i valori dell’etica di impresa, la Responsabilità Sociale d’Impresa, come insieme di doveri di integrazione su base volontaria da parte dell’impresa di contribuire con la propria attività ad intraprendere iniziative volte a migliorare la società e a tutelare l’ambiente (a mezzo sponsorizzazioni, donazioni in denaro o prodotti, azioni di volontariato). Cittadini ha compreso quindi che i suoi passati interventi di solidarietà, intesi allora come un “venire incontro”, un dare una mano nel momento del bisogno erano stati una risposta al dovere etico dell’impresa di creare valore sociale, concretizzando i principi di CSR in diverse modalità, era cioè dimostrare senso di responsabilità verso la comunità e l’ambiente, sia naturale che inteso come contesto sociale.
A questo proposito, è opportuno ricordare che mai come nel tragico e socialmente drammatico periodo della pandemia da COVID 19 sia stato doveroso dimostrare concretamente a tutti i livelli una grande e solidale Responsabilità Sociale, individuale e d’impresa. In osservanza del suo Codice Etico, Cittadini ha voluto quindi aderire alla Campagna “Io pago i fornitori” promossa da Confindustria Brescia, garantendo il regolare pagamento di tutte le scadenze mensili ai propri fornitori, a sostegno delle filiere produttive in cui la Società opera, per contribuire direttamente alla ripartenza dell’economia del Paese e alla tutela del lavoro. Cittadini ha anche partecipato alla raccolta fondi “Aiutiamo Brescia” promossa dal Giornale di Brescia e Fondazione della Comunità bresciana ed effettuato numerose donazioni di dispositivi di protezione a strutture sanitarie. La Società ha aderito anche alla campagna, sempre di Confindustria “Un vaccino per tutti” per la somministrazione del vaccino COVID tramite Medicus Mundi nei paesi africani più poveri.
In questa visione sociale, Cittadini ha testimoniato in una pluralità di iniziative il suo comportamento di grande responsabilità: politiche di integrazione e di inclusione di genere e delle diversità, di disabili e di persone svantaggiate, in particolare donne in condizione di grave disagio, di ex-detenuti al termine di percorsi di recupero.
Grande è stata anche l’attenzione verso la società civile, la comunità locale. Da ricordare inoltre il costante sostegno a GILS ODV (Gruppo Italiano Lotta alla Sclerodermia/Sclerosi Sistemica) per la ricerca scientifica su questa malattia rara, autoimmune e gravemente invalidante, con borse di studio destinate a finanziare Progetti di ricerca di medici bresciani, in memoria del Presidente Giovanni Cittadini, mancato nel 2013".
SH: Chi parla di sostenibilità punta al 2030. Come intravede il futuro del lavoro entro 5 anni? Secondo lei, come potrebbe cambiare il mondo del lavoro?
PC: "Il cambiamento si compirà sicuramente sia nell’offerta che nella richiesta.
La domanda di lavoro continuerà ad aumentare per rallentare dopo il 2027, in corrispondenza dell’ingresso dell’Intelligenza Artificiale generativa e della robotica avanzata nelle aziende e quindi diminuirà probabilmente la domanda di profili professionali di media qualifica (tecnici, costruttori di impianti, lavoratori di logistica, mansioni di ufficio, gestione dati). Alcuni settori aumenteranno la domanda ad esempio nel settore delle telecomunicazioni, della chimica oppure quali legati alla trasformazione di servizi (di cura, di educazione e formazione, profili eterogenei ingegneri e fisici, analisti di mercato, psicologi del lavoro, profili a contenuto creativo come architetti e progettisti), con sempre più profili a qualifica alta e medio-alta, skills di settore tecnologici, nella R&S, nel marketing, nella sostenibilità energetica. Aumenteranno anche i “green jobs” che richiedono competenze specifiche riguardo il settore della sostenibilità (impegno di energia rinnovabile, mobilità elettrica e manager dei rischi ambientali).
In questo contesto il sistema dell’istruzione i decisori pubblici devono intervenire su 3/4 delle professioni. Indispensabile sarà la formazione, risorsa che potrà essere più efficace grazie proprio all’IA con un necessario orientamento fin dalla scuola media.
Si verificherà anche sempre più il fenomeno delle persone che cambiano il lavoro, per mancanza di motivazione, voglia di crescere professionalmente, disaccordo con i valori dell’azienda, mancanza di equilibrio tra vita professionale e familiare, desiderio di retribuzione più alta.
La generazione Z sta appunto trasformando il mondo del lavoro con aspettative molto diverse rispetto a generazioni precedenti. La caratteristica è la tendenza a cambiare frequentemente il lavoro, questa riflette il cambiamento sul modo di vedere il lavoro e il successo personale, il lavoro non più solo come mezzo per guadagnare denaro ma soprattutto come espressione dei propri valori, della propria identità perché nel lavoro vogliono trovare un senso di scopo. Ricordiamo che tra gli obiettivi ESG, al punto 8, è previsto che bisogna “garantire un lavoro dignitoso e una crescita economica per tutti”.
I giovani preferiscono aziende che offrono formazione, mentoring o avanzamento di carriera. E di conseguenza, chi desidera trattenere questi giovani talenti deve adattarsi a queste nuove dinamiche, offrendo ambienti di lavoro più flessibili, opportunità di crescita e cultura aziendale che rispecchi i valori diffusi. Infatti, oggi ci sono i “job hoppers”, i Millenial che saltano da un lavoro all’altro per crescere ed acquisire esperienze, mirando ad un work life balance ottimale. Le nuove generazioni cercano nuove sfide professionali con obiettivo di crescita personale.
Così, l’azienda deve aprirsi al nuovo investendo nella crescita del singolo e del team, tutti in ricerca di nuovi stimoli e di benessere".
“Mia mamma ha dato valore alla cultura permettendomi di studiare. Mio marito mi ha insegnato di fare impresa e di farlo bene” mi ha confidato Pia Cittadini durante l’intervista, sorseggiando un tè. Ed ha concluso che tutti abbiamo il diritto di sognare: alla luce della sua lunga esperienza e del suo profondo impegno, ha tenuto a raccomandare che nessuno si scoraggi mai, e che ciascuno creda sempre in sé stesso.
Parole sagge, quasi sante per questo inizio anno…
Grazie signora Cittadini!
AiFOS - Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro
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