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Due giovani aquilani hanno deciso di condividere la loro esperienza traumatica del terremoto per metterla a disposizione della collettività, partendo proprio dagli eventi sismici del 6 aprile 2009
Essere capaci di reagire di fronte a traumi e difficoltà si traduce, in psicologia, nel termine “resilienza”. Ed è proprio a questo concetto che è dedicato il libro “Resilienza. Istruzioni per l’uso. Scopri come orientarti nei momenti difficili, diventare consapevole delle tue abilità, creare un piano per arrivare al tuo obiettivo” (Createspace Independent Pub editore) scritto a quattro mani da Chiara Nardi e Marco Proietti, due giovani aquilani che hanno deciso di condividere la loro esperienza traumatica del terremoto per metterla a disposizione della collettività, partendo proprio dagli eventi sismici del 6 aprile 2009, che ha devastato il capoluogo abruzzese.
Dunque, non si tratta di un manuale motivazionale come i tanti oggi disponibili sul mercato, ma di un testo che aiuta a riflettere e a fornire gli strumenti per poter riprendere in mano la vita nei momenti di difficoltà, partendo da un vissuto: questo perché i due autori hanno raccontato in primo luogo la loro esperienza diretta - non solo di ‘sopravvissuti’ ma in qualche modo anche di disadattati - raccontando come sia possibile ripartire dopo un trauma enorme, come si faccia a tenere vive le proprie ambizioni professionali quando la vita sembra avere azzerato tutto. Facendo leva, appunto, sulla propria resilienza.
“Ognuno ha tutto il necessario per andare avanti dentro di sé e con questo libro vogliamo offrire a tutti una guida per imparare a orientarsi”, scrivono gli autori che si sono conosciuti un anno dopo il sisma, quando “la situazione era ancora molto caotica e incerta per tutti”. Il libro parte da lì, raccontando la loro storia, nata grazie a un trasloco nel post-sisma, i loro sogni, gli obiettivi da raggiungere e le difficoltà incontrate nel percorso, soprattutto a livello emotivo e psicologico.
La loro avventura e fatta di progetti, sogni ma anche di fallimento e ripartenze: da questa fase sono nate le prime tecniche, riportate nella pagine del libro e “guardare in faccia le difficoltà con forza, quasi come una sfida. Ci siamo resi conto che bisognava ripartire proprio dal nostro insuccesso, prenderne coscienza e imparare la lezione, così abbiamo iniziato a condividere con altri i nostri dubbi, le difficoltà e le nostre paure, è stato il momento in cui tutto è cambiato”.
Tre le tecniche proposte quella della somma, della moltiplicazione e della focalizzazione, laddove nei momenti difficili non bisogna mai agire istintivamente ma fermarsi a riflettere. Ad esempio, la “tecnica della somma” consiste nel addizionare, in una tabella, tutte le abilità apprese anche durante un’esperienza negativa, atteggiamenti sviluppati, persone conosciute, concetti che hanno cambiato il nostro modo di vedere le cose. Perché ad essere resilienti ci si può arrivare con l’allenamento, proprio di se stessi.
Come ci si allena alla resilienza? Attraverso un percorso continuo di adattamento alle situazioni scomode e affrontando i momenti scoraggianti. Come spiegano gli autori, “la strada verso il successo personale in ambito lavorativo e non, è spesso ostacolata da eventi esterni ma, soprattutto, da nostri pensieri negativi che cercano di sabotare i nostri piani. In queste fasi uno può mollare tutto oppure fare appello alla propria forza interiore. Perché non ce ne rendiamo conto ma anche quando nel nostro lavoro non otteniamo i risultati voluti, stiamo comunque andando avanti. Anche dopo un fallimento, dobbiamo sempre riflettere su cosa abbiamo imparato da questa esperienza, quali errori non ripeteremo. Dobbiamo sempre riconoscere i nostri progressi e andare avanti, solo così si diventa resilienti”.
Per acquistare il volume: https://www.amazon.it/Resilienza-Istruzioni-Orientarti-Difficili-Consapevole/dp/1983547719
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