Quaderno n° 1 - Anno X
Gennaio-marzo 2019
Con il nuovo anno appena iniziato abbiamo deciso di dare risalto non ad un’unica tematica, ma a due aspetti che stanno caratterizzando il panorama della salute e sicurezza sul lavoro degli ultimi anni e che, molto probabilmente, saranno le linee portanti dei futuri scenari in materia: da un lato alla campagna Vision Zero e dall’altro alla ISO 45001:2018.
La campagna Vision Zero si connota per il suo approccio alla prevenzione degli infortuni e delle malattie, che integra le dimensioni della sicurezza, della salute e del benessere in ogni luogo di lavoro attraverso una impostazione flessibile e, pertanto, in linea di massima applicabile in qualunque contesto aziendale. Le sette regole auree di Vision Zero identificano una strategia prevenzionistica che, partendo dal vertice delle organizzazioni, tende ad affrontare ogni aspetto della programmazione e realizzazione di iniziative di contrasto agli infortuni e alle malattie professionali e che passa, in modo molto marcato, attraverso una corretta definizione di ruoli e competenze.
Parimenti, la ISO 45001:2018, per quanto abbia una natura (quella di norma internazionale “ufficiale”) del tutto diversa da Vision Zero, ha in comune con essa l’attenzione ai temi della necessità di un serio e concreto commitment aziendale, quale punto di partenza della individuazione e della pianificazione della salute e sicurezza sul lavoro in azienda. In entrambi i “sistemi” è, cioè, chiaro che tutto ciò che succede nelle organizzazioni di lavoro non è, né può essere, casuale ma deve essere effetto (in questo caso positivo) di scelte dell’alta direzione, punto di partenza di una efficace azione di valutazione dei rischi e di realizzazione di misure di prevenzione e protezione adeguate ai rischi presenti al lavoro.
Ecco allora spiegato il comune denominatore tra i due argomenti. La loro idea innovatrice e il loro porre l’attenzione ai vertici aziendali (e il chiamarli in causa direttamente) rappresentano certamente delle sfide per l’immediato futuro proprio al fine di affinare, oltre al rendere ulteriormente efficace, il processo di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che non può crogiolarsi sui presenti successi in ambito generale, ma che sempre più ha bisogno di stimoli specifici e adattabili alle singole realtà lavorative.
Interventi di: Bernd Treichel, ISSA, Davide Scotti, Nicola Corsano, Francesco Naviglio, Renato Bisceglie, Fabrizio Benedetti, Lucina Mercadante e Antonio Terracina, Laura Crivelli, Alessandro Foti, Paolo Villa, Alberto Andreani, Nicole Fusconi e Stefano Toderi.
AiFOS - Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro
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