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Da Matteo Fadenti, Vicepresidente AiFOS, un compendio dell'impatto sul lavoro degli RSPP delle recenti novità legislative e di quelle in dirittura d'arrivo
Come sempre ricordiamo, nel lavoro dell’RSPP, è molto importante aggiornarsi continuamente per non farsi sfuggire nessuna novità normativa, nessun rischio da valutare.
Soprattutto in questo periodo di recenti e future novità che vanno sicuramente ad impattare il lavoro degli RSPP italiani.
Una novità di cui abbiamo già parlato in altri numeri e che trattiamo anche in questo è il rischio radon. Oppure basti vedere le ultime modifiche della Legge 85/2023 (legge di conversione del D.L. “Decreto Lavoro” del 4 maggio 2023, n. 48) in tema di rapporto tra sorveglianza sanitaria e valutazione dei rischi o sulla specifica che anche un datore che guida una attrezzatura di lavoro deve avere idonea formazione ed addestramento. Altra novità è quella della formazione sui diisocianati, che tratteremo in questo numero.
Le recenti novità sono però partite con la legge 215 del 2021 e proseguiranno con i nuovi accordi Stato Regioni e le future modifiche al D.Lgs. 81/08 a cui il Ministero sta lavorando e anche AiFOS sta partecipando al tavolo che il Ministero del Lavoro ha aperto con le Associazioni che si occupano di sicurezza sul lavoro.
Analizzando genericamente queste novità, vanno tutte ad impattare con il ruolo dell’RSPP, vediamo indicativamente come.
Le recenti novità in materia di preposto, hanno obbligato gli RSPP ad aiutare i propri datori di lavoro a IDENTIFICARE i preposti nella propria attività. Questo aspetto è molto importante, poiché in una azienda, avere preposti formati e che davvero svolgono il loro ruolo, aiuta e tutela sicuramente l’RSPP.
Infatti, quando un preposto svolge bene quello che la norma prevede, sarà più facile per un RSPP valutare i rischi correttamente, aggiornare costantemente il DVR analizzando near miss o problematiche emerse durante il lavoro. Inoltre, se la collaborazione tra preposto ed RSPP è buona, sarà molto più facile tenere sotto controllo i comportamenti sbagliati dei lavoratori ed intervenire per ridurre il rischio di infortuni e malattie professionali.
Altra novità importante è quella sull’addestramento. Già il fatto che sia stata sottolineata l’importanza dell’addestramento è positivo. Infatti, troppo spesso, l’addestramento è stato trascurato. Gli RSPP sono spesso concentrati a consigliare il datore di lavoro a organizzare la formazione prevista dagli ASR, che però per come è prevista sta diventando sempre meno utile ed efficace. Avere degli Accordi, che stabiliscono argomenti e durata dei corsi, rigidi sulle modalità formative, non portano altro che ad una standardizzazione della formazione, che perde sempre di più la sua vera natura e raggiunge sempre meno i suoi obiettivi. Come AiFOS stiamo insistendo con il Ministero per far sì che i nuovi Accordi vadano oltre lo schema del monte ore obbligato e che vadano più a puntare sull’analisi dei fabbisogni, sull’efficacia della formazione (ma dalle prime risposte, questa rimarrà probabilmente una speranza). Il modo per andare oltre questa formazione troppo standardizzata è proprio l’addestramento.
Tale strumento infatti permette di andare oltre, di completare quel processo formativo che ha l’obiettivo di cambiare i comportamenti dei lavoratori. Se la formazione serve per lo più a far comprendere le norme, i rischi ed i vari obblighi, l’addestramento va a completare il processo che modifica davvero gli atteggiamenti sbagliati, che portano agli infortuni.
Organizzare processi di addestramento, registrarlo, permette all’RSPP di migliorare la sicurezza della propria realtà.
Altro obbligo di cui abbiamo ampiamente parlato (noi, poiché per il resto è passato molto sottotraccia) è quello di effettuare il FIT TEST ai lavoratori che utilizzano APVR. Con la legge 215 scatta questo ulteriore obbligo, che funge anche da addestramento (infatti, un fit test superato dimostra che l’operatore è addestrato ad indossare in modo corretto un dispositivo).
Tale strumento è tra quelli che personalmente considero l’essenza della sicurezza. Perché testare se un lavoratore sa indossare correttamente un dispositivo di protezione, testare con la tecnologia che davvero questo lavoratore sia protetto da un rischio, vale molto di più che produrre tante procedure scritte che spesso manco vengono trasmesse ai lavoratori.
Ecco che, se si vuole realmente svoltare, si deve puntare, con le nuove modifiche normative, ad una semplificazione della norma, che vada a considerare le cose maggiormente pratiche ed effettive a discapito dei tanti inutili obblighi prettamente burocratici che non solo non hanno effetto, ma che fanno perdere fiducia ai datori e ai lavoratori verso il tema della sicurezza.
Come AiFOS, abbiamo chiesto al Ministero, con le future modifiche del D.Lgs. 81/08 di puntare forte su tre temi fondamentali: formazione (quella fatta bene, non quella degli accordi attuali), addestramento (perché è l’aspetto più importante per cambiare gli atteggiamenti) e nuove tecnologie.
Ormai la tecnica ha portato ad avere attrezzature molto più sicure, dispositivi molto avanzati, sistemi per far effettuare certe lavorazioni ai robot (o a semplici macchinari) piuttosto che agli uomini, sistemi per analizzare, studiare e gestire i comportamenti. Insomma, la tecnologia, se implementata correttamente può davvero fare la differenza (anche nel tema formazione, controlli, ecc.).
Tutto questo deve essere visto, appunto, in un’ottica di semplificazione. Attenzione, che come sottolineato dal sottoscritto ai tecnici del Ministero, semplificazione non vuol dire una riduzione degli obblighi, una riduzione delle tutele, una riduzione della sicurezza. Vuol dire far applicare una norma più chiara e semplice alle attività in funzione delle loro caratteristiche e in funzione della loro complessità. Questo concetto non è nuovo, ma esiste già da tempo e viene applicata con successo in materie affini alla sicurezza sul lavoro, come la sicurezza alimentare (vedi semplificazione come prevista dal REG CE 852/2004 e dai vari chiarimenti della Commissione Europea sul tema).
Queste ipotetiche novità potrebbero aiutare molto noi RSPP a svolgere al meglio la nostra funzione, facendo capire ancor di più ai datori di lavoro l’importanza della sicurezza sul lavoro, per loro stessi, per la loro azienda e per la salute dei loro lavoratori.
AiFOS - Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro
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