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Il Quaderno della Sicurezza n°1 del 2025 è on-line. L'editoriale di Lorenzo Fantini
L’arte, in ogni sua espressione, è da sempre un riflesso della nostra società e dei suoi cambiamenti. Ogni forma di arte riesce a raccontare situazioni, emozioni e scenari che le parole, talvolta, non riescono ad esprimere con la stessa efficacia.
Nell’era della comunicazione digitale, di internet, dei social e dell’informazione istantanea, una delle innumerevoli forme di arte, quella del linguaggio visivo, assume un ruolo sempre più determinante. Viviamo, infatti, circondati da immagini che catturano la nostra attenzione ed orientano le nostre scelte, molto più di quanto possano determinarle gli elementi scritti e verbali.
Il legame che unisce l’arte ed il linguaggio visivo con le tematiche di salute e sicurezza è stato, per questa ragione, già evidenziato nelle pubblicazioni scientifiche di AiFOS. Anche la comunicazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro si è evoluta nel tempo, affidandosi a strumenti sempre più efficaci per sensibilizzare lavoratori e datori di lavoro su tematiche fondamentali, quali quelle legate alla tutela delle persone al lavoro. Tra questi strumenti, l’uso delle immagini si è rivelato importantissimo: un mezzo potente, immediato e universale per trasmettere messaggi chiave e stimolare la riflessione delle figure della sicurezza coinvolte nei processi formativi; ad esempio, un dipinto che mostra le condizioni di lavoro in una fabbrica del XIX secolo ci fa percepire immediatamente il rischio e la precarietà di quei tempi, così come un’opera moderna che enfatizza l’uso dei dispositivi di protezione può diventare un manifesto visivo della prevenzione.
Non è un caso che la formazione in materia di sicurezza faccia sempre più ricorso a strumenti visivi: dal fumetto alla fotografia, dalla pittura alla grafica digitale, ogni immagine ha il potere di educare, coinvolgere ed emozionare; quando si tratta di sicurezza, infatti, l’arte non è considerata come un mero strumento estetico, ma come un veicolo di consapevolezza.
In questa prima edizione del 2025 de “I Quaderni della Sicurezza” ci soffermeremo proprio sull’importanza dell’arte e delle immagini nella narrazione della sicurezza.
Per approfondire questa importante e quanto più attuale tematica, ci vengono in aiuto tre eclettici e capaci professionisti del settore, Andrea Cirincione, Stefano Farina e Rocco Vitale, che, attraverso l’utilizzo di immagini e di opere d’arte cercheranno di raccontare il legame tra sicurezza e rappresentazione artistica, in cui le immagini diventano strumenti educativi per interpretare, analizzare e comprendere le dinamiche della prevenzione.
L’obiettivo di questa prima edizione del nuovo anno ha una vocazione avanguardista: dimostrare che l’arte non è solo un patrimonio culturale, ma anche un alleato prezioso nella prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali e nella sensibilizzazione. Attraverso lo sguardo dell’artista, possiamo imparare a vedere la sicurezza con occhi nuovi e, si auspica, a renderla parte integrante della nostra quotidianità e del nostro vissuto.
Lorenzo Fantini
Direttore dei Quaderni della sicurezza di AiFOS, avvocato giuslavorista, già dirigente divisioni salute e sicurezza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali
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