Q4, 2015 – Rapporto AiFOS 2015
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Proprio l’Accordo europeo dell’8 ottobre 2004 relativo ai rischi
psicosociali è stato il risultato di una ricerca condotta nel 2002 che aveva
sottolineato come “i cambiamenti nell’organizzazione del lavoro, in
particolare le modalità più flessibili dell’organizzazione dell’orario di
lavoro e una gestione delle risorse umane più individuale e maggiormente
orientata al risultato, hanno un’incidenza profonda sui problemi legati alla
salute sul luogo di lavoro o, più in generale, sul benessere sul luogo di
lavoro”. Le HR dovrebbero essere, quindi, particolarmente sensibili al
tema.
Migliore sorte sembra avere la dinamica dello
stress lavoro-correlato
,
dove le percentuali di piena ed assidua collaborazione salgono in media al
45% e quelle del “qualche volta” al 30%.
Sul dato incide naturalmente la sensibilizzazione che ha coinvolto tutte
le aziende, anche grazie al focus della campagna europea promossa
dall’Agenzia Europea di Bilbao (EU-OSHA), nonché l’obbligo di
valutazione del rischio stress lavoro-correlato, espressamente citato
dall’art. 28 del D. Lgs. n. 81/08. A partire poi dal novembre 2012, con la
pubblicazione delle Linee Guida per la valutazione dello stress lavoro-
correlato emanate dalla Commissione Consultiva Permanente, si è
verificata una impennata di valutazioni sullo stress in azienda. È proprio
l’impostazione delle indicazioni della Commissione che presuppone la
collaborazione tra le due divisioni: il primo step della valutazione, infatti,
(la c.d. valutazione oggettiva) viene fatta a livello di vertice aziendale con
i soggetti della sicurezza, gli stessi che partecipano alla riunione periodica.
Se è vero, quindi, che le HR vengono coinvolte in tale occasione, a
maggior ragione per la riflessione sul tema dello stress lavoro correlato
saranno coinvolte, quali depositarie del sentore del benessere
organizzativo proprio delle risorse umane aziendali
10 .Altro tema importante, sempre ricollegabile alla prevenzione dei rischi
psicosociali, è relativo alle
politiche di bilanciamento casa-lavoro
.
Per il nostro campione è molto elevata la percentuale di non
collaborazione: in media HR e SSL non collaborano nel 67% dei casi.
Sembra, peraltro, che questo tema sia tipico esclusivamente della funzione
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Indicazioni per la valutazione del rischio da stress lavoro-correlato, ai sensi e per gli effetti di cui agli
articoli 6, comma 8, lettera m-quater, e 28, comma 1-bis, del D.lgs. n. 81/2008, e s.m.i, approvate il 17
novembre 2010 dalla Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro.