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F. Naviglio, M. Frassine

17

HR e che non riguardi la gestione delle sicurezza aziendale. Di fatto, si è

portati a pensare che le politiche di work-life balance, includendo

dinamiche quali creazione di asili nido aziendali, promozione delle pari

opportunità, orari di lavoro, siano avulse dal tecnicismo delle dinamiche

tipiche della sicurezza sul lavoro. Si tende, infatti, a dimenticare tutta

quella sfera di “salute” sui luoghi di lavoro, dove per salute si deve

considerare lo “stato di completo benessere fisico, mentale e sociale”. Se

invece si considera questa dimensione, appare evidente come i fattori di

cui si occupano le HR nella definizione delle politiche di bilanciamento

casa-lavoro siano un terreno comune anche di chi si occupa della salute e

sicurezza in azienda, soprattutto in un contesto attuale dove sta cambiando

il lavoro e tutti i contesti organizzativi ne risentono. La legislazione in

materia di orario di lavoro, per esempio, ha da sempre perseguito obiettivi

di garanzia di salute e sicurezza con i tempi di vita. Si sono, tuttavia,

inseriti nel tempo nuovi interventi legislativi che hanno inciso sul punto,

portando avanti il concetto di “flessibilità” lavorativa, anche per quanto

riguarda la frammentazione dei tempi di lavoro. Le ultime novità sul tema

introdotte dal c.d. Job Ac

t 11

, ad esempio, riguardano il lavoro flessibile, il

lavoro supplementare, straordinario e le clausole elastiche. Nel rispetto

dell’orario di lavoro il datore di lavoro può richiedere lo svolgimento di

prestazioni supplementari. Come è stato recentemente affermato dalla

dottrin

a 12

, “non può essere trascurata la ricaduta che tali regole possono

determinare nei riguardi della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori,

dovendo essere posta in evidenza la possibilità prevista per il lavoratore di

rifiutarsi di svolgere le prestazioni di lavoro supplementare per motivi di

salute. Occorre, pertanto, ricordare che un inadeguato rapporto tra tempo

di veglia e tempo di sonno può determinare gravi conseguenze per la salute

dei lavoratori, così come un calo dell’attenzione, portando ad un aumento

significativo dell’esposizione al rischio infortuni”.

È, dunque, importante una sinergia tra chi deve organizzare il lavoro e

chi deve tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro, evitando che la tutela

11

D. Lgs. n. 81/2015, GU n. 144 del 24 giugno 2015.

12

C. Frascheri, D.Lgs. n. 81/2015: i contratti, le mansioni e la sicurezza sul lavoro, in Punto Sicuro, Anno

17, n. 3626 di martedì 29 settembre 2015. L’articolo integrale è reperibile al seguente link:

http://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/tipologie-di-contenuto-C-6/normativa-C-65/d.-lgs.-

81/2015-i-contratti-le-mansioni-la-sicurezza-sul-lavoro-AR-

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